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Sampdoria, parla il presidente Ferrero: "Cassano alla Sampa a gennaio? Chissà..."

Mirko Mazzola
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In occasione della sua visita al presidente del Coni, Malagò, col quale ha avuto un colloquio su stadio e academy, Ferrero, il vulcanico presidente della Sampdoria, diverte e fa sognare i tifosi. Si rompe il ghiaccio domandandogli se il pareggio col Napoli gli ha causato problemi di insonnia, e lui: "Non c'è niente che mi possa togliere il sonno". Si passa allora alle indiscrezioni sul ritorno in blucerchiato di Antonio Cassano (che per altro ha incontrato il 13 novembre a Roma) ed il presidente dribbla la risposta con un criptico: "Antonio qui a gennaio? Chiedetelo a lui. Cassano ti dà una mano". "Può essere l'acquisto per tentare l'assalto all'Europa?", lo incalza il giornalista. "Non è che stiamo facendo Forte Apache, non dobbiamo fare l'assalto a niente" la risposta. E ancora: "I miei ragazzi devono solo continuare a giocare ed a crederci perché sono una grande squadra, con un grande allenatore ed una grande presidenza, mi sparo le pose da solo...". Mercato e indiscrezioni - Siamo alle porte del calciomercato invernale ed il mercato della Samp potrebbe coinvolgere anche quello del Napoli e il Milan. Oltre alle voci sul ritorno di Cassano, ecco quelle relative all'ipotesi di un'altro grande ritorno, quello di Pazzini, che proprio con Fantantonio aveva portato l'altra metà di Genova ai preliminari di Champions League. Se così fosse potrebbe partire Manolo Gabbiadini, relegato in panchina nelle ultime partite, e tanto voluto da De Laurentiis per il suo Napoli. Il presidente della Doria però, intanto nega (ma non troppo) che ci sia un caso Gabbiadini: "C'era un film con Gian Maria Volontè (Il caso Mattei, ndr) ve lo ricordate? Perché vi esprimete in casi? La vita è bella. Giochiamo, divertiamoci. Ma quale caso? La cosa più importante è non farsi notare". Insomma, quando c'è di mezzo lui non c'è niente da fare, la gag è assicurata e lui conscio di tutto ciò continua a far divertire dispensando battute, "faccine", gesti come quello dell'ombrello dopo il goal del vantaggio contro il Napoli.

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