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Monitorata per la prima volta la misteriosa ‘lingua geografica'

Maria Rita Montebelli
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Pubblicato su ‘The New England Journal of Medicine' un lavoro che ha approfondito, tramite minuziosa documentazione fotografica, le caratteristiche cliniche della glossite migrante benigna – nota anche come ‘lingua geografica' – una tra le più curiose e misteriose condizioni orali di comune riscontro nella popolazione. Nonostante Elena M. Varoni, giovane assegnista di ricerca dell'Università di Milano e Sem Decani, consulente medico presso l'U.O. di Odontostomatologia II dell'Ospedale San Paolo di Milano abbiano osservato una maggior frequenza di manifestazione nei pazienti atopici e siano stati documentati caratteri di familiarità, le cause che sono alla base dell'instaurarsi di questa condizione rimangono attualmente sconosciute. La lingua a carta geografica si manifesta tipicamente con piccole lesioni che rappresentano aree di infiammazione locale con perdita delle papille filiformi linguali. Il nome lingua a carta geografica deriva proprio dall'aspetto di queste aree rosse, che si dispongono sulla lingua in modo tale da ricordare una mappa geografica. Un'altra caratteristica tipica di queste lesioni è quella di guarire in un punto e presentarsi in una differente area della lingua, peculiarità per la quale viene definita anche glossite migrante benigna. Date le caratteristiche cliniche di questa condizione e la sua natura benigna, la visita è sufficiente per fare diagnosi. Nella maggior parte dei casi non è associata a sintomatologia anche se talvolta i pazienti affetti da lingua a carta geografica riferiscono bruciore e/o dolore, generalmente esacerbati da cibi acidi e piccanti, in corrispondenza delle lesioni. In questi casi si sono dimostrate utili terapie locali a base di anestetici e antistaminici. Lo studio si è focalizzato sulla descrizione di un caso emblematico di glossite migrante benigna, documentato per quasi 3 anni. Durante questo periodo, è stato possibile osservare e fotografare tutte le possibili varianti cliniche di questa affascinante condizione, evidenziando la capacità migratoria e l'aspetto a mappa geografica delle lesioni. Il paziente è stato seguito presso gli ambulatori del reparto di Medicina Orale (responsabili i professori  Andrea Sardella e Giovanni Lodi), afferente all'U.O. Odontostomatologia II dell'Ospedale San Paolo (ASST Santi Paolo e Carlo) diretta dal professor Antonio Carrassi del Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche dell'Università di Milano. (MARTINA BOSSI) Varoni E, Decani S. Images in clinical medicine. Geographic Tongue N Engl J Med. 2016 Feb 18;374(7):670. doi: 10.1056/NEJMicm1502932 www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26886524

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