Bellezza: occhio a offerte online, 30% insoddisfatto del ritocco
Roma, 24 nov. (AdnKronos Salute) - Ritocchi low cost, trattamenti estetici acquistabili su Internet, personale non qualificato. Si cerca di risparmiare, ma può essere rischioso: la possibilità di essere raggirati o di andare incontro a problematiche post intervento, anche irreversibili, sono molto alte e, secondo gli ultimi dati Icamp (Scuola internazionale di medicina estetica pratica), il 30% degli italiani si dichiara insoddisfatto del trattamento trovato sul web. E' "fondamentale riconoscere il personale qualificato e seguire linee guida che aiutino a riconoscere qualità e servizio", raccomandano gli esperti riuniti fino a domani al Congresso internazionale Icamp 2017 al NH Hotel di Assago (Milano), in collegamento per le parti live dai laboratori del Centro Humanitas University di Rozzano. Circa 500 gli specialisti attesi, provenienti anche dall'estero. Proprio per garantire la tutela dei pazienti, alcuni Ordini dei medici hanno istituiti Elenchi speciali per la pratica della medicina estetica, subordinando l'iscrizione a tali elenchi al conseguimento di un Master universitario biennale o all'aver seguito Corsi biennali o quadriennali realizzati da scuole private autorizzate dal ministero della Salute. E sono stati definiti Standard europei per la medicina estetica e le pratiche non chirurgiche per l'estetica pubblicati dal Comitato europeo di normazione, che "sebbene non siano vincolanti, danno comunque indicazioni che dovranno essere tenute in conto, specie dagli Stati che non hanno regolato la materia", spiega Francesco Amenta, responsabile della formazione per l'università di Camerino. Riconoscere un truffatore del ritocco, o anche un non esperto, non è semplice. "Nell'attesa di avere leggi più chiare in proposito, una garanzia per l'utente, che la dovrebbe pretendere - sottolinea - è sapere in cosa e dove si sia formato il medico a cui ci si rivolge. In questa realtà, dai contorni molto sfaccettati, è probabile che le migliori garanzie possano derivare dal titolo di studio in possesso del professionista e dal valore dello stesso". Fra le novità di quest'anno al congresso, "è stato siglato - spiega la coordinatrice del Congresso, Maria Albini - un accordo con l'università di Camerino che prevede che Icamp possa ospitare nella propria sede attività formative in medicina estetica dell'ateneo marchigiano". "Le università sono un Centro primario della ricerca scientifica e hanno il compito di elaborare e trasmettere criticamente le conoscenze scientifiche, anche promuovendo forme di collaborazione con istituzioni extra-universitarie - aggiunge Amenta - In quest'ambito nasce la collaborazione con Icamp, scelta per le caratteristiche di rigore e serietà nell'insegnamento non accademico della medicina estetica, come sede per la realizzazione di stage pratici per gli iscritti ai master delle università di Camerino/Torino. La collaborazione è iniziata da poco, ma non escludo che da questa sinergia possano nascere interazioni pubblico-privato a vantaggio della formazione di figure professionali in campo medico-estetico in funzione del beneficio dei pazienti".