Istituto nazionale dei tumoriLa visita di Sergio Mattarella
La struttura ha celebrato i 90 anni di attività di ricerca e di cura ricevendo il presidente della Repubblica, che ha dedicato ai pazienti una cospicua parte della sua visita all'Istituto
Celebrare ben novant'anni di studio, passione e dedizione verso i pazienti da parte di medici, ricercatori e operatori non è cosa da tutti i giorni, e lo testimonia il fatto che persino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto visita all'Istituto nazionale dei tumori di Milano in questa solenne occasione. L'istituto – fondato nel 1928 - porta in alto il vessillo del nostro paese nel panorama dell'oncologia mondiale, grazie a un bagaglio di conoscenze che contribuisce allo sviluppo di innovativi progetti per il futuro, con l'obiettivo di continuare a segnare tappe importanti nella lotta contro il cancro. “É un grande onore accogliere presso la nostra struttura il presidente della Repubblica e ribadire davanti alla più alta carica dello Stato il nostro costante impegno – afferma Enzo Lucchini, presidente dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano – L'Istituto è nato per la cura dei malati oncologici, ispirandosi in modo innovativo al binomio ricerca e cura. È grazie a questa intuizione che abbiamo contribuito a cancellare l'aggettivo ‘incurabile', diventando protagonisti di un cambio di paradigma epocale: oggi infatti si sta finalmente assistendo a un costante incremento della percentuale di persone che sopravvive dopo la diagnosi di tumore. È un'intuizione ancora attuale, la cui osservanza ci può rendere fiduciosi sul raggiungimento di traguardi sempre più positivi”. L'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è a tutt'oggi il primo dei 12 istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) oncologici italiani con 18.056 ricoveri annui, 1.214.985 prestazioni ambulatoriali, 464 posti letto, 18 Macroattività ambulatoriali complesse (mac) e oltre 2 mila forze attive tra medici oncologi, ricercatori, personale infermieristico, collaboratori e borsisti. “La visita del presidente della Repubblica testimonia l'attenzione delle Istituzioni ai nostri tre cardini: la ricerca, la cura e l'assistenza – sottolinea Stefano Manfredi, direttore generale dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano. – Ora, guardando al futuro, il nostro obiettivo è quello di continuare a migliorare nel tempo la nostra capacità di rispondere ai bisogni dei pazienti, per una personalizzazione dell'intero ciclo di cure e assistenza”. All'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano oggi ci sono 27 laboratori di ricerca e 540 persone che vi lavorano. Nel 2017 sono stati condotti 656 studi clinici di cui 235 osservazionali e 421 sperimentali, permettendo a più di 20mila pazienti di entrare nei protocolli di ricerca. Si è registrato inoltre un aumento del numero delle pubblicazioni scientifiche, confermando un trend di crescita costante: sono stati 702 gli studi apparsi su importanti riviste scientifiche internazionali, di cui il 46 per cento con un ricercatore dell'Istituto come autore di riferimento, con un impact factor 4,808. “L'Istituto ha compiuto 90 anni, e per ogni giorno da allora ci sono stati ricercatori che hanno dedicato il loro tempo alla ricerca di nuove strategie – precisa Giovanni Apolone, direttore scientifico dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano - Ma il lavoro scientifico non si ferma. Emerge sempre di più un fenomeno noto, ed ora molto studiato, vale a dire la capacità del cancro di mutare e resistere alle terapie: questo ci sta portando a delineare una ricerca sempre più tecnologica, ma senza perdere di vista il paziente che andrà seguito nel tempo per studiare le caratteristiche mutevoli della malattia e trovare la terapia più appropriata a seconda della fase in cui si trova». La mattinata del presidente Sergio Mattarella all'Istituto nazionale dei tumori di Milano è iniziata con la visita alla Struttura complessa di pediatria oncologica, centro di eccellenza per la cura dei tumori dell'età pediatrica e degli adolescenti. Qui il presidente Mattarella ha incontrato pazienti e genitori. Quindi il capo dello stato ha proseguito la sua visita all'hospice Virgilio Floriani della struttura complessa di cure palliative, terapia del dolore e riabilitazione, il primo hospice ospedaliero progettato all'interno di un Istituto scientifico in Italia. (FABRIZIA MASELLI)