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Fiera di Roma, dall'8 novembre'RomaExpoSalus and Nutrition'

Un vero e proprio viaggio nel presente e nel futuro della salute: visite mediche gratuite, momenti di formazione e informazione, incontri con medici, cookingclass, fino all'11 novembre 2018, con ingresso gratuito per tutti

Maria Rita Montebelli
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Una 'quattro giorni' per coinvolgere ed educare i cittadini nella ricerca del proprio benessere, presentare le innovazioni destinate a cambiare il nostro modo di vivere, curarci e nutrirci, diffondere le buone pratiche che migliorano la salute delle persone e della comunità. Perchè l'impatto della nutrizione sulla popolazione sembra essere una delle possibilità di intervento più sostenibili ed efficaci su quello che è il grande problema dell'umanità: le malattie croniche associate all'invecchiamento e la qualità della vita. Il 90 per cento della morbilità è legato a questo. La vita media aumenta, ma non si può dire lo stesso per la salute media: l'80 per cento degli over 65 è affetto da almeno una patologia cronica e il 50 per cento è affetto da due o più malattie. Tutto ciò ha un impatto rilevante dal punto di vista ambientale ed economico. Per questo diventa 'emergenza' accendere i riflettori sul tema e trovare possibili soluzioni, tutti, istituzioni, medici, operatori, aziende, cittadini. Parlare di cultura della salute e coltivarla individualmente può assumere una valenza veramente decisiva per il futuro dell'umanità. 'RomaExpoSalus and Nutrition' è il più grande appuntamento aperto a tutti i cittadini dedicato alla salute, al benessere e alla qualità della vita, ideato e organizzato da Fiera Roma e Formedica, che si svolgerà a Roma dall'8 all'11 novembre con ingresso gratuito. Sono coinvolti 188 relatori, 45 opinion leader, 3 board scientifici, 22 società scientifiche ed enti di ricerca, 10 associazioni di pazienti e cittadini, Ordini dei medici e dei farmacisti, ISS, università italiane e internazionali, aziende pubbliche e private. “Speriamo che un tale evento, una manifestazione sulla salute che coinvolge l'intera filiera, un unicum nel panorama fieristico internazionale, possa contribuire a restituire a Roma, al Lazio e all'Italia un ruolo centrale nel panorama internazionale della salute. Di questa manifestazione – che mette al centro la salute e non la malattia - vogliamo sottolineare in particolare l'alto impatto sociale: rovescia la piramide della salute partendo dal cittadino, che diventa protagonista attivo del proprio benessere”, commenta Pietro Piccinetti, amministratore unico di Fiera Roma. Un incontro tra tutti i protagonisti della 'filiera' della salute, unico nel suo genere, che cambia il punto di vista sulla salute rendendo i cittadini protagonisti attivi nella ricerca del proprio benessere partendo da una scommessa: la salute può essere contagiosa? Le conoscenze, le buone pratiche e i modelli di comportamento, se condivisi, possono diffondersi, migliorare i percorsi di prevenzione e cura dei cittadini e aumentare i livelli di salute di tutta la comunità. La cultura della salute è di per sé un elemento che porta salute e se una persona sta bene può stare ancora meglio. Prevenire non significa solo evitare ciò che ci fa stare male, ma anche aggiungere ogni giorno un po' di salute al nostro organismo, che ha come risultato finale quello di migliorare la qualità della vita dell'intera comunità. Per 4 giorni i cittadini potranno accedere a visite gratuite. Alla Fiera di Roma dall'8 all'11 novembre la Regione Lazio, che supporta la manifestazione, metterà a disposizione di tutti uno stand dove sarà possibile attivare la propria tessera sanitaria, prenotare esami di screening, ottenere informazioni sui corretti stili di vita e sulla nutrizione. Sarà attiva una web cam in diretta dalla centrale operativa del NUE 112, l'Ares 118 organizzerà attività dimostrative e ci sarà un'automedica per illustrare il funzionamento di Telemed per gestire la trasmissione dei tracciati ECG (elettrocardiogramma) direttamente dall'ambulanza agli ospedali. “Stiamo portando avanti un lavoro importante per semplificare il sistema e rendere sempre più accessibili i servizi sanitari al cittadino. Miglioriamo l'accesso alle cure anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie che sono un alleato strategico. Nello stand regionale sarà possibile conoscere i nuovi servizi e le nuove possibilità per semplificare la vita delle persone e aumentare la qualità delle cure”, spiega l'assessore regionale alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria, Alessio D'Amato. “Vogliamo mettere in moto non solo un nuovo processo di formazione e di confronto per il medico e le figure sanitarie, ma anche stimolare un percorso di empowerment del paziente-cittadino, al fine di favorirne la crescita nella consapevolezza, nell'autonomia e nella possibilità di incidere sulle scelte di cura. Trasferire, per esempio,  ai cittadini tutta una serie di informazioni, di conoscenze e comportamenti, che elevino il livello di responsabilità, promuovendo quell'engagement che porta all'alleanza tra medico e paziente. Pensiamo al problema della scarsa aderenza alle terapie, ad oggi la percentuale di pazienti che non aderisce alla terapia raggiunge, in certi casi, il 70 per cento. Questo significa non solo vanificare il processo terapeutico, ma incidere pesantemente sui costi diretti ed indiretti del sistema sanitario. In definitiva occorre coinvolgere, oltre al medico e gli operatori sanitari, anche il paziente-cittadino nella sostenibilità del sistema salute”, afferma Rosario Gagliardi, fondatore e general manager di Formedica e docente di Management Sanitario e Medicina Comunicazionale - DIES - Master MIAS dell'università 'La Sapienza' di Roma. “Il cosiddetto empowerment della popolazione intesa in senso lato come ‘consapevolezza' è un fatto molto positivo, perché consente, tra le altre cose, di personalizzare la medicina, fino ad arrivare alla cosiddetta medicina di precisione, che è un obiettivo auspicabile oggi in quanto non solo consente di risparmiare risorse, ma, attraverso la messa in atto di buoni comportamenti e stili di vita, attua la prevenzione e genera salute”, commenta Andrea Lenzi, presidente Roma ExpoSalus and Nutrition e ordinario di Endocrinologia Sapienza all'Università 'Sapienza' di Roma. “Da questo tema si svilupperanno percorsi che partono dalle pratiche sanitarie fino ai temi dell'innovazione e della gestione della salute, senza dimenticare alcuni aspetti economici legati al nostro territorio, come ad esempio il turismo salutare. I visitatori di Roma ExpoSalus and Nutrition saranno coinvolti in un percorso che insegnerà la cultura della salute attraverso approcci che toccheranno tutti gli aspetti collegati alla salute e alla nutrizione attraverso una comunicazione più semplice ma coinvolgente. Cercheremo di trasferire un'idea di qualità della salute attraverso aspetti che hanno a che fare con la gestione del sé anche tramite l'innovazione”, sostiene Giovanni Scapagnini, direttore del Comitato Promotore Roma ExpoSalus and Nutrition e associato di Biochimica Clinica, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi del Molise. “Roma ExpoSalus and Nutrition affronterà i temi della prevenzione, della razionalizzazione delle risorse e della collaborazione tra operatori sanitari, pazienti e cittadini, proponendo possibili soluzioni. La mission è quella di svelare tutte le opportunità disponibili e quelle di ormai imminente realizzazione in ambito sanitario, impostando e suggerendo, con la collaborazione di tutti gli attori, possibili strategie per un futuro di salute diffusa e longevità”, sottolinea Giovanni Spera, coordinatore scientifico Roma ExpoSalus and Nutrition, clinico endocrinologo, presidente Comitato Etico Azienda Policlinico Umberto I e Ospedale S. Andrea, dell'Università 'Sapienza' di Roma. “Il progresso scientifico e tecnologico sta modificando velocemente il mondo della salute. Ogni giorno lo sviluppo di nuove tecnologie apre nuovi scenari e nuove prospettive in ambito clinico e gestionale. Alcune applicazioni vengono soppiantate e le nuove offrono possibilità che, fino a poco tempo fa, erano impensabili. Cambia anche il ruolo del medico e dell'operatore sanitario e tale cambiamento richiede un enorme sforzo dal punto di vista dell'aggiornamento costante e continuo. Si può dire che ‘il contagio della salute' potrebbe andare alla velocità della luce, ma affinché ciò avvenga,  risulta di fondamentale importanza,  generare uno scambio di saperi tra i diversi professionisti che lavorano in sanità,  per fare in modo che le buone pratiche diventino ‘virali' in tutto il territorio Italiano. Abbiamo cercato di perseguire questo obiettivo, in Roma ExpoSalus and Nutrition, coinvolgendo  in un unico evento formativo, 22 società medico scientifiche, università italiane e internazionali  e gruppi di ricerca. Questo modello può garantire una formazione non solo specifica della propria attività, ma trasversale, in tutti i campi della medicina e della salute, includendo ambiti differenziati, dalla bioingegneria all'umanizzazione delle cure, partendo dai bisogni reali dei pazienti e dei cittadini”, conclude Susanna Priore - Ceo di Formedica Scientific Learning. (EUGENIA SERMONTI)

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