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Ail con Leukemia: sosteniamola ricerca sui tumori del sangue

Il 24 e 25 maggio a Roma Ail, racconta con gli ematologi italiani e stranieri il suo ruolo a sostegno della ricerca, i risultati, più recenti in campo ematologico e le nuove frontiere, rivoluzionarie e sempre più vicine

Maria Rita Montebelli
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La ricerca scientifica sulle malattie neoplastiche del sangue negli ultimi decenni non si è mai fermata, e anzi adesso riparte dall'impegno di Ail – Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma, che celebra quest'anno i suoi 50 anni di storia e la sua battaglia contro i tumori del sangue, e lo fa in collaborazione con Leukemia, il meeting annuale in programma a Roma dedicato alle leucemie. Un'alleanza importante quella di Ail con Leukemia che uniscono le forze per migliorare le conoscenze sui meccanismi all'origine di molti tumori ematologici e per rendere queste patologie, un tempo infauste, sempre più curabili, e spesso anche guaribili. È stato Sergio Amadori, presidente nazionale Ail, ad annunciare la partnership tra l'ematologia clinica e una delle più grandi e storiche associazioni italiane di volontariato nel settore della sanità, nel corso di una conferenza stampa oggi a Roma dove è stato presentato il Convegno ‘Leukemia 2019 – 50 anni di Ail', patrocinato dalla Sie - Società italiana di ematologia e coordinato dall'ematologo Angelo Michele Carella, già direttore dell'Unità operativa complessa di Ematologia e Centro trapianti di midollo, Aou Policlinico San Martino di Genova, che si terrà il 24 e 25 maggio presso il Crowne Plaza Rome – St. Peter's. Fondamentale l'impegno di Ail nel collaborare in sinergia con i Centri di ematologia, universitari e ospedalieri, con il gruppo di ricerca clinica italiano Gimema – Gruppo italiano malattie ematologiche dell'adulto, e con il territorio grazie al grande lavoro delle 81 sezioni provinciali, presenti in 20 regioni italiane, e delle migliaia di volontari, sempre al fianco dei malati ematologici e delle loro famiglie, e a sostegno della ricerca scientifica per i tumori del sangue con le operazioni di raccolta fondi e le campagne di sensibilizzazione e informazione. Centinaia i progetti di ricerca sostenuti nel corso degli anni, oltre 133 milioni di euro stanziati, in particolare nella ricerca. “È stato un percorso non sempre facile ma possiamo dire con orgoglio di aver contribuito a scrivere pagine importanti dell'Ematologia italiana – dichiara Sergio Amadori, presidente nazionale Ail – è in questa cornice e con uno sguardo al futuro dei malati, che abbiamo deciso di collaborare alla realizzazione della edizione 2019 di Leukemia, partecipando attivamente con la nostra storia e l'impegno di proseguire con più forza e passione sulla strada già tracciata”. Ail ha collaborato a costruire, insieme ai medici, ai ricercatori e ai volontari, giorno dopo giorno, il futuro dei malati. Negli anni Sessanta ammalarsi di un tumore del sangue significava non avere speranze. Oggi, i pazienti affetti da leucemie, linfomi e mieloma possono contare sempre più spesso su un domani libero da malattia e soprattutto sanno di poter tornare a una vita il più possibile normale. Tutto questo è potuto avvenire per l'enorme lavoro che AIL ha portato avanti in mezzo secolo, impegnandosi nella raccolta di fondi che sono stati investiti in assoluta trasparenza sia per finanziare la ricerca per lo sviluppo di nuove terapie che hanno rivoluzionato l'Ematologia e le cure dei pazienti, sia per i servizi di assistenza sul territorio. “Siamo convinti che la partnership tra Leukemia, che riunisce gli esperti più importanti dell'Ematologia italiana e straniera, e Ail, potrà diventare una realtà molto importante nel panorama dell'Ematologia – sottolinea Angelo Michele Carella – è per tutti noi un privilegio questa simbiosi scientifica con Ail e auspichiamo di proseguire sul nuovo solco tracciato in modo che Leukemia possa diventare il braccio armato di Ail per la ricerca scientifica sui tumori del sangue”. Un programma corposo attende gli esperti nelle due giornate dei lavori, che ospiteranno, tra gli altri, alcuni ematologi di fama internazionale. Si comincerà dai progressi reali compiuti nella biologia molecolare e nei trattamenti delle leucemie ma anche di altre importanti patologie del sangue; e all'ordine del giorno ci saranno le prospettive future dell'Ematologia, sempre più all'insegna di terapie innovative, come la Car-t, la rivoluzionaria terapia genica di cui si discuterà ampiamente in diverse sessioni del meeting. (ANNA CAPASSO)

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