Troppe ore al pc stroncano l' ebook: la rivincita dei libri di carta
Contrordine: non passeremo all' ebook, ma riprenderemo (o continueremo) a leggere i libri su carta. O forse ognuno continuerà a fare come gli pare, ma le notizie per i fan della via digitale non sono delle migliori. Secondo la Association of American Publishers (AAP), negli ultimi due anni negli Stati Uniti i libri in formato digitale sono crollati del 30% mentre quelli cartacei sono aumentati del 20%. Nel solo 2016 sono stati venduti libri elettronici per 1,1 miliardi di dollari, cioè il 17% in meno rispetto all' anno precedente, col risultato che oggi gli ebook negli Usa, dove l' ebook come tecnologia è nato, valgono meno del 10% del mercato. E dire che solo 3 anni fa, qualcuno prefigurava che il 2017 sarebbe stato l' anno del sorpasso con gli ebook che avrebbero dovuto surclassare in vendite i libri tradizionali. Qualcuno, ma non di certo Umberto Eco che nel 1994 lo aveva preconizzato in una sua Bustina di Minerva: «I libri da leggere non potranno essere sostituiti da alcun aggeggio elettronico» scriveva l' autore del Nome della Rosa «son fatti per essere presi in mano, anche a letto, anche in barca, anche là dove non ci sono spine elettriche, anche dove e quando qualsiasi batteria si è scaricata, possono essere sottolineati». Apocalittico, ma puntuale. Perché la lettura digitale non sfonda? Profezie a parte, ci sono almeno tre spiegazioni per quella che ha tutta l' aria di un debacle del digitale nei confronti della carta: «È la conseguenza della Fatica Digitale» spiegano alla AAP «oggi le persone stanno molte ore davanti a uno schermo, e dunque preferiscono tornare alla carta quando si vogliono svagare e leggere». Verissimo. Riflettendoci, tra smartphone, tablet, pc, smart tv e persino smartwatch di schermi con cui fare i conti ogni giorno ne abbiamo fin troppi. E se è vero che gli ebook veri come il Kindle (Amazon), Kobo (Mondadori) e Tolino (il lettore di Ibs) non hanno lo schermo retroilluminato, ma sono realizzati con un inchiostro digitale che non affatica la vista, l' idea di prendere un altro gadget in mano nel momento sacro della lettura forse non convince tutti. Negli ultimi anni poi si è assistito a un piccolo di boom di libri illustrati per ragazzi e adulti ( es. i graphic novel), che col digitale hanno decisamente poco da spartire. E soprattutto è scemato l' effetto novità; in un primo momento aveva fatto sognare gli editori, che con gli ebook risparmiano costi di stampa e di magazzino. La situazione italiana. Nell' edizione 2016 del Rapporto sullo stato dell' editoria, pubblicato a febbraio, scopriamo che gli ebook qui rappresentano un giro d' affari che supera i 51 milioni di euro, ma dal 2013 al 2015 si è registrato un calo dei download di ebook, passati da oltre 5,2 milioni a poco meno di 4,7 milioni, anche se sono passati dall' 1 al 2% i lettori che dicono di leggere i libri solo in formato digitale. Cala il numero totale di libri elettronici "scaricati", ma aumenta la quota di persone che si apre a questa forma di lettura, ricordando tra le altre cose che i libri digitali si possono «prestare« proprio come quelli di carta (lo fanno anche biblioteche). E che dire dei lettori che si collocano in mezzo al guado? Spiega sempre il rapporto: «Si può dire che chi legge ha imparato in questi anni - anche per la crescita dell' offerta di titoli e uso sapiente degli strumenti di marketing digitale da parte delle aziende - a costruire un suo personalissimo mix di formati. Se il 61% degli italiani dichiara di leggere solo libri di carta e un 2% solo ebook, in mezzo troviamo un 37% di persone che si riserva (e vuole) avere possibilità di scegliere come comprare (in libreria o in mobilità) e su quale formato leggere (carta o schermo)». Dalla parte degli ebook. Ma gli ebook e libri digitali non sono da archiviare, un po' come i floppy disk. Dagli stessi dati della AAP emerge che gli ebook hanno ceduto un po' di terreno agli audiolibri, settore in cui la stessa Amazon è presente con Audible, che dietro abboanmento permette di scaricarne in quantità. E poi il 1 giugno 2017 è stata approvata una proposta della Ue che consentirebbe agli Stati membri di abbassare l' Iva sui libri elettronici, allineandola a quella dei cartacei. Oggi in Europa gli ebook sono tassati del 15%, il triplo dei libri di carta, tranne che in Italia e Francia, primi a equiparare le due aliquote: se la norma passa darà slancio al mercato europea della lettura digitale. Ma le ragioni che hanno spinto finora i lettori più giovani, i millennials, a scegliere l' ebook e quelli più accorti a non demonizzarlo permangono: la possibilità di acquistare un libro a prezzo inferiore con un clic e di avere un' intera biblioteca a disposizione in un gadget più piccolo di un quaderno non vanno sottovalutate. Anche se la carta evidentemente non perderà mai il suo fascino sui lettori. di Eugenio Spaguolo