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Corea del Nord, "incidente nucleare": uranio impoverito nei cieli dell'Alaska, l'agghiacciante sospetto

Giulio Bucchi
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Micro-tracce di un "incidente nucleare". È l'agghiacciante sospetto dietro la presenza innaturale di particelle di uranio 238 e uranio 235 (prodotto dall'uomo) nei cieli dell'Alaska. Non c'è nessun allarme radioattivo, perché la quantità è infinitesimale, ma la "sorpresa" è per il momento inspiegabile. Leggi anche: Chi ha messo le mani sulla valigetta atomica di Trump, è caos L'ipotesi più plausibile è che le particelle di uranio arricchito siano state trasportate in America del Nord dalla "vicina" Asia, e tutti gli indizi conducono alla Corea del Nord che da mesi sta effettuando test nucleari. Un incidente nucleare "ufficiale" non può sfuggire ai sistemi di controllo del pianeta, ma in un regime così isolato e chiuso come quello di Kim Jong-un tutto è possibile. 

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