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Medicine, quali pillole e bustine non si possono portare all'estero: dove rischi la multa

Gino Coala
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Se soffrite di mal di testa cronici e proprio non potete stare qualche giorno senza antidolorifici, sappiate che prendere una pastiglia, in vacanza, non è mica così semplice. Perché potete anche mettere scorte e flaconi dell' emergenza in valigia, ma fuori dai confini europei trasportare farmaci potrebbe aprirvi, più che le porte dell' albergo, proprio quelle del carcere. In Giappone, tanto per fare un esempio, è vietato persino il Vicks: e se al controllo dell' aeroporto vi scoprono una confezione della pomata anti-influenzale più famosa del mondo, son dolori. Non solo in senso fisico. Al solerte impegnato dell' immigrazione del Sol Levante sarete chiamati a mostrare il "certificato di importazione delle medicine", regolarmente bollato dal medico curante e con tutti i timbri in ordine. In caso ne siate sprovvisti vi conviene armarvi di tanta pazienza e di fazzoletti di carta, magari in quantità industriale se lo starnuto è di quelli che non danno tregua. Sissignori: le ferie non vanno prese sottogamba, nemmeno sul piano della salute. Leggi anche: Vitamine e integratori in pillole, ecco cosa dovete evitare Chi va all' estero per sfuggire al solleone agostano, parliamoci chiaro, ci pensa di rado. Che sarà mai una scatoletta di Moment, che da noi si trova praticamente ovunque e viene venduta pure senza ricetta? È bene sapere, però, che in molti Paesi non è punto ammessa. Ritrovarsi a dover spiegare, magari a qualche addetto un po' troppo pignolo, che era solo a titolo precauzionale, che non s' intendeva di certo importare sostanze illegali oltre dogana, che è per quel fastidio alle tempie che prende dopo aver mangiato, non è sicuramente il modo migliore di inaugurare il relax estivo. E però succede. Al punto che alcuni specialisti tricolori hanno messo insieme, negli ultimi anni, un progetto che si chiama "Farmacie in Viaggio" e che spiega, ai vacanzieri dell' ultimo minuto, cosa conviene portarsi sotto l' ombrellone (straniero) e cosa è meglio lasciare a casa. Anche perché destinazione che vai, norme che trovi. Nella vicina Grecia è vietata la codeina, una sostanza che viene utilizzata come analgesico. Se il nome chimico non vi dice niente sappiate che, con ogni probabilità, ce l' avete nello scaffale del bagno, è uno degli elementi principali del Tachidol. Meglio non infilarla, tuttavia, in qualche scomparto del borsone da viaggio, e men che mai se siete in possesso di un biglietto per Abu Dhabi, negli Emirati arabi uniti. Da quelle parti non vanno tanto per il sottile: chi ne è in possesso anche di una piccola quantità rischia addirittura la prigione. Ammalato avvisato, mezzo salvato. I sauditi sono molto severi sull' utilizzo di farmaci per i disturbi psichici; gli indonesiani hanno messo al bando i sonniferi e le cure per l' iperattività; in Qatar un semplice sciroppo per la tosse necessita della prescrizione medica. Altrimenti tanti saluti, nella migliore delle ipotesi vi rispediscono (letteralmente) al mittente. Cioè a curarvi la febbre in Patria. Intendiamoci, non sono solo gli Stati più esotici a scandagliare medicine e soluzioni farmacologiche sotto i raggi x del metal-detector del gate: anche da noi chi vuole visitare lo Stivale può portarsi gocce e pillole per uso personale e in una quantità non superiore alla terapia di 30 giorni. Tutti gli altri dosaggi dovranno viaggiare in separata sede, spediti dal dottore di famiglia con tanto di ricetta al seguito. Ma certo negli scali del Belpaese nessuno pensa a far scattare le manette per una pastiglia di troppo. Al massimo si parla di una multa, salata se serve, ma pur sempre una multa. Il problema resta, invece, per quelle persone che di alcuni medicinali non possono punto fare a meno e che vogliono viaggiare al pari di tutti gli altri. Ci mancherebbe altro. Ecco, farmacisti ed esperti consigliano loro di contattare l' ambasciata del Paese che intendono visitare, e di non prendere il problema con leggerezza. In Costa Rica, senza una nota del proprio specialista di fiducia, non avrete modo di raggiungere la capitale San Josè se in valigia avete messo una confezione di Entorogermina. E dire che è uno dei medicinali più venduti del pianeta. di Claudia Osmetti

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