Cerca
Logo
Cerca
+

Prostata, come capire la differenza tra tumore e ingrossamento: i segnali che salvano la vita agli uomini

Giulio Bucchi
  • a
  • a
  • a

Cogliere la differenza tra i segnali di un banale ingrossamento della prostata e le avvisaglie di un ben più serio tumore alla prostata è fondamentale e potrebbe salvare la vita a molti uomini. Come spiega il Corriere della Sera, la prevenzione precoce è l'arma più efficacie per combattere il cancro più temuto e diffuso tra i maschi (in Italia 35mila casi all'anno e 7mila vittime), ma purtroppo l'ignoranza e l'approssimazione regnano sovrane. Secondo un'indagine Doxa per la Società Italiana di Urologia condotta sui maschi over 50 anni, solo uno su 2 sa riconoscere conosce i sintomi del tumore alla prostata e tanti li confondono con quelli dell'ipertrofia prostatica benigna. Leggi anche: Impotenza, perché la disfunzione erettile può nascondere gravi malattie Innanzitutto, dopo i 45 anni è "consigliabile sottoporsi a una visita da urologo o andrologo ed eventualmente all'ecografia", perché il Psa (esame dell'antigene prostatico specifico) da solo non basta. Questo serve anche a conoscere il proprio livello di rischio, legato alla familiarità (da considerare anche il tumore al seno nelle donne della famiglia).  Il tumore alla prostata, spiega Vincenzo Mirone (docente di urologia dell'Università Federico II di Napoli e responsabile comunicazione di Siu, che promuove la campagna Movember in Italia), "purtroppo all'inizio spesso non dà sintomi eclatanti: il bruciore alla minzione, il getto ridotto e simili sono segni dell'ingrossamento della ghiandola, quasi mai ci sono in caso di tumore nei primi stadi, quando è più curabile. L'unica strada per una vera prevenzione passa perciò da visite regolari dallo specialista". 

Dai blog