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Italia spazzata via dal mare, s'innalza il Mediterraneo: quali città e coste spariscono

Cristina Agostini
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Le avvisaglie durante l'ultimo anno ci sono state: mareggiate, esondazioni, smottamenti. Colpita tutta l'Italia, dal Trentino alla Sicilia. La forza della natura nel 2018 ha causato 38 morti e oltre 4.500 tra sfollati e senzatetto in 134 Comuni, distribuiti in 19 Regioni, secondo i dati Cnr-Irpi riportati dal Fatto quotidiano.  Secondo l'Enea entro il 2100 il Mediterraneo salirà di 1 metro, facendo scomparire 385 chilometri di costa italiana, mentre a rischio inondazione ci sono 5.686,4 chilometri quadrati di costa, quanto tutta la Liguria. "Tra soli 81 anni - spiega Fabrizio Antonioli, responsabile del Laboratorio modellistica climatica e impatti Enea - in assenza di interventi di mitigazione e adattamento l'innalzamento del mare lungo le coste italiane è stimato tra 0,94 metri e 1,035 metri". Leggi anche: "Il Polo Nord a velocità pazzesca contro la Siberia": scienza da brividi, perché nulla sarà più come prima Le coste a rischio sono quelle dell'alto Adriatico tra Trieste e Ravenna fin quasi a Rimini. Poi c'è la foce del Pescara, del Sangro e del Tronto in Abruzzo, l'area di Lesina (Foggia) e di Taranto in Puglia, La Spezia in Liguria, tratti della Versilia, Cecina, Follonica, Piombino, l'isola d' Elba e le aree di Grosseto e di Albinia in Toscana. Al Centro-Sud sono in pericolo la piana Pontina di Fondi e la foce del Tevere nel Lazio; la piana del Volturno e del Sele in Campania, l'area del Cagliaritano e del Sassarese. Poi la Sicilia con le aree di Trapani e Marsala in Sicilia; Gioia Tauro (Reggio Calabria) e Santa Eufemia (Catanzaro) in Calabria. Ma è Venezia la città che risulta a maggior rischio: negli ultimi 100 anni è sprofondata di 23 centimetri. Rischiano di essere spazzati via i porti di Venezia, Napoli, Cagliari, Palermo e Brindisi. Sott'acqua anche il porto e l'aeroporto di Genova.

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