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Prostata, età e sport: uno studio da incubo, ecco chi non ha speranze

Ventura Cigno
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Se siete giovani e praticate una costante attività fisica vi state assicurando delle garanzie non irrilevanti per la salute del vostro futuro. È quanto mette in evidenza il risultato della campagna#Controllati2018 della Società Italiana di Urologia. Invece a doversi preoccupare maggiormente sono i più pigri, gli amanti dei pomeriggi trascorsi sul divano a giocare alla Play Station. Ecco, è molto probabile che questi soffrano di due problematiche urologiche molto comuni, l'iperplasia prostatica benigna (Ipb) e la disfunzione erettile. Insomma, di gravi problemi alla prostata Leggi anche: Pipì di notte, ne fai troppa? Non solo prostata Ma non preoccupatevi. Se siete intenzionati a recuperare il tempo perso potete ancora farlo. Gli esperti di urologia infatti sostengono che "non è mai troppo tardi" per fare un po' di sport durante la settimana, soprattutto se siete dei giovani liceali o universitari. Lo studio - di cui dà conto Il Giornale - dimostra che il rischio di sviluppare un'iperplasia prostatica benigna si riduce del 25% nei soggetti che fanno attività fisica costantemente. Inoltre, per evitare per evitare le disfunzioni erettili è bene modificare il proprio regime alimentare per tempo. Il motivo? Chi da giovane indossa misure extra large ha un rischio superiore al 32% di sviluppare iperplasia. Come spiega il dottor Walter Altibani, dopo l'abolizione della visita di leva obbligatoria la salute urologica maschile non è tenuta sotto controllo se non in età adulta, o quando i problemi sono già evidenti”. Ecco perché la società urologica dal prossimo anno concentrerà la prevenzione attraverso campagne di informazione nelle scuole.

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