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Pane con semi di papavero, una grave insidia: ecco perché se lo mangi puoi perdere il lavoro

Davide Locano
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Il caso era stato sollevato in Italia nel 2013 con un servizio de Le Iene, in cui si parlava di un dipendente sospeso da lavoro perché dopo aver mangiato pane ai semi di papavero era risultato positivo agli oppiacei nel corso di un test tossicologico di routine. Successivamente, erano stati segnalati altri casi. Il problema deriva dalla contaminazione da alcaloidi correlata ai semi di papavero, un problema tornato al centro dell'attenzione in Francia negli ultimi mesi: sono infatti stati registrati diversi casi di persone risultate positive ai test su morfina e codeina dopo aver consumato pane con i semi di papavero. Leggi anche: Caffè al ginseng, attenzione a cosa contiene Dopo che il risultato di analisi di approfondimento hanno confermato la presenza di tenori anormali di alcaloidi nei semi di papavero, la Direzione generale della sanità (Dgs) e la Direzione per la concorrenza, il consumo e la repressione frodi (Dgccrf) hanno diffuso un comunicato congiunto. Nel comunicato si mette in allerta sui rischi per la salute e invita a una certa prudenza. Il consiglio di non mangiare cibi con grandi quantità di semi di papavero è rivolto a tutte le persone che svolgono lavori delicati o pericolosi e che sono soggette a controlli tossicologici periodici. L'invito riguarda anche le donne incinte e in fase di allattamento, i bambini, gli anziani, e i soggetti che soffrono di ritenzione urinaria e problemi respiratori. Non è però del tutto chiaro perché alcuni lotti di semi di papavero contengano livelli così elevati di alcaloidi. Si ipotizza che a causa di inadeguate tecniche di raccolta, il lattice presente nel gambo e nella capsuola del papavero possa contaminare i semi. Il lattice di papavero, infatti, contiene grandi quantità di morfina, codeina e altri alcaloidi; i semi normalmente ne hanno livelli bassi.

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