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Pesce, come scegliere quello migliore da mangiare. Occhio a questo dettaglio davanti alla bancarella

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Cristina Agostini
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Frutta e verdura vanno scelte in base alla stagionalità. E il pesce? Pure quello. Anche il mare infatti ha i suoi periodi di pesca che segue alcuni parametri: il pesce di stagione è locale, pescato nei nostri mari, Adriatico e Tirreno. La filiera è tutta italiana, riporta il Tempo: si deve tenere conto del ciclo vitale e dei periodi di riproduzione di pesci, molluschi e crostacei. E poi c'è il fermo pesca fissato per legge che va dai primi di agosto ai primi di ottobre a partire dall'Alto Adriatico fino al mare ligure. In estate è stagione di alici, barracuda, cefali (o muggini), dentici, granchi, mostelle, naselli, orate, palamite, pesci castagna, pesci spada, saraghi, sardine, scampi, sgombri, seppie, sogliole, spigole, totani, triglie, vongole. Le cozze invece vanno comprate in primavera. Leggi anche: "Non consumate quella bevanda, effetti mortali": allarme del ministero, cosa evitare a tutti i costi Insomma è meglio preferire il pesce di stagione, anche per un'altra ragione: per tutelarsi dalle brutte sorprese che possono arrivare invece dalle specie straniere. Secondo Coldiretti infatti quasi 8 pesci su 10 consumati in Italia sono stranieri, spesso senza che i consumatori lo sappiano, soprattutto a causa della mancanza dell'obbligo dell'indicazione di origine sui piatti consumati al ristorante che in questo modo possono spacciare per nostrani prodotti provenienti dall'estero che hanno meno garanzie rispetto a quello Made in Italy.

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