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WhatsApp si rinnova ancora. Da adesso potremmo chattare anche con il telefono spento.

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Gloria Gismondi
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WhatsApp, di proprietà Facebook, con quasi due milioni di utenti, è la piattaforma di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo. Secondo le ultime indiscrezioni, riportate dall'attendibile leaker WABetaInfo, da sempre attenta alle novità di WhatsApp, l'app sarebbe pronta ad un nuovo restauro. La prima novità permetterà di chattare attraverso l'applicazione anche se abbiamo il telefono spento, o magari quando non si ha a disposizione una connessione Internet. A Menlo Park, si sarebbe finalmente deciso di approvare una versione di WhatsApp per web autonoma, indipendente dalla connessione dello smartphone. Una piattaforma stand-alone, che consentirà quindi di chattare attraverso il proprio account, a prescindere dallo stato del telefono. Tale prerogativa non è nuova a tutte le piattaforme di messaggistica; Telegram, di proprietà del russo Pavel Durov, effettivo unico competitor di WhatsApp, utilizza da circa un anno tale piattaforma autonoma. WABetaInfo spiega inoltre, che con la nuova release sarà possibile usare il proprio account su più dispositivi, altra cosa di cui Telegram già dispone. Ma le novità non si fermano qui. Con il nuovo aggiornamento sarà possibile allegare foto o documenti a una chat, anche rispondendo dall'anteprima notifiche, cioè senza dover aprire effettivamente l'app, e, sempre dalle notifiche, si potranno ascoltare le note vocali. Leggi anche:Truffe online, ultima frontiera: il messaggio di WhatsApp che ti può rovinare Sono stati potenziati anche i sistemi di sicurezza e privacy. Sarà impedita la possibilità di scaricare o condividere foto profili, ne tanto meno, ovvio, sarà possibile fare loro uno screenshot. Il team di WhatsApp è stato, da una parte, "costretto" a rimettere mano alla questione privacy. L'app utilizza infatti un sistema crittografico, end to end, per tutelare gli utenti e rendere le loro conversazioni impenetrabili ed anonime, ma questo ha fatto si che i rapporti con alcuni paesi, come India e Australia, andassero ad incrinarsi. Terreno davvero minato questo, che oscilla tra il concedere privacy agli utenti e la sicurezza nazionale.

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