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Nadia Toffa e il cancro, la verità della oncologa sulla sua malattia: "Stiamo studiando questo tipo di tumore"

Giulio Bucchi
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"Nadia Toffa ha avuto un tipo di tumore per il quale la ricerca sta lavorando molto a livello internazionale, ma anche in Italia". Lo afferma Stefania Gori, presidente degli oncologi dell'Aiom, l'Associazione italiana di oncologia medica, interpellata dall'agenzia Agi sulla malattia che ha colpito dal 2017 la storica inviata e conduttrice delle Iene, morta a 40 anni dopo una coraggiosa battaglia contro il cancro al cervello. Leggi anche: "Nulla sarà più come prima". Nadia Toffa, l'addio straziante delle Iene "Su alcune forme tumorali dobbiamo acquisire ancora maggiori conoscenze - ammette l'oncologa - ma anche per queste la ricerca sta avendo notevoli progressi. In generale la ricerca oncologica ha fatto molti passi avanti - osserva Gori -, il 60% dei pazienti con una diagnosi di tumore ha una sopravvivenza di 5 anni, e per il carcinoma alla mammella e alla prostata la percentuale di sopravvivenza sfiora il 90%". Il cammino è ancora lungo ma oggi, proprio grazie alla ricerca, si comincia a parlare di guarigione, "un concetto che fino a due anni fa non si prendeva in considerazione". "C'è un esercito di persone - sottolinea la presidente dell'Aiom - che hanno avuto un tumore e che oggi sono vive in Italia e sono oltre 3 milioni e 400mila". Ma quand'è che ci si può considerare guariti? "Una certa quota di pazienti - spiega Gori - può essere considerata guarita perché ha raggiunto, dopo un numero di anni dalla diagnosi che è diverso a seconda della neoplasia dalle quale era affetto, la stessa aspettativa di vita di una persona della stessa età e dello stesso sesso che non ha mai avuto un tumore". 

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