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Coronavirus, l'epidemiologo: "A rischio i due terzi della popolazione mondiale. Vittime, bilancio enorme"

Cristina Agostini
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Cresce l'allarme sul coronavirus. L'epidemia infatti potrebbe diffondersi a circa i due terzi della popolazione mondiale, se non viene controllata. E' l'allarme lanciato dall'epidemiologo Gabriel Leung, a capo del Dipartimento di medicina all'università di Hong Kong. Il suo avvertimento arriva dopo l'allerta del direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui i casi di coronavirus negli altri Paesi potrebbero essere la "punta dell'iceberg". Leggi anche: Steve Walsh, il "super-diffusore" del coronavirus. Asia-Alpi-casa sua, così infetta decine di persone La questione cruciale, secondo Leung intervistato dal Guardian, è comprendere le dimensioni e la forma di questo iceberg. La maggior parte degli esperti ritiene che ogni persona infetta possa trasmettere il virus a circa 2,5 persone. Ciò ha dato un tasso del 60-80%. "Il 60% della popolazione mondiale è un numero tremendamente grande", ha sottolineato Leung, che partecipa al vertice di scienziati oggi all'Oms. Anche se il tasso di mortalità generale è inferiore all'1%, cosa che Leung ritiene possibile una volta presi in considerazione i casi più lievi, il bilancio delle vittime sarebbe enorme, avverte ancora l'esperto. Alla platea dell'Oms illustrerà quelle che considera priorità imprescindibili: siamo di fronte a un'epidemia mondiale in crescita e bisogna verificare se le drastiche misure adottate dalla Cina per fermare i contagi, stanno funzionando. Se è così, suggerisce Leung, anche gli altri Paesi dovrebbe pensare di adottarle.

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