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Coronavirus, il paziente uno di Codogno "curato con il farmaco contro l'Hiv. È coma la Spagnola del 1918"

Giulio Bucchi
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Il paziente uno di Codogno, il 38enne in terapia intensiva, viene curato con una "terapia empirica ragionata", così come tutti gli altri infetti da Coronavirus. Lo rivela, al Corriere della Sera, il medico Raffaele Bruno, 54 anni, del Policlinico San Matteo di Pavia dove Mattia è ricoverato dallo scorso venerdì notte, dopo le prime ore nell'ospedale del Lodigiano, il focolaio del virus.  Leggi anche: Conte contro l'ospedale di Codogno, "non ha rispettato i protocolli". Così è partito il contagio? "Le sue cure sono le stesse di tutti i malati più gravi ricoverati in Terapia intensiva", spiega il professore. "Per il Coronavirus non c'è una cura specifica perché è un nuovo virus passato all'improvviso dall'animale all'uomo". I medici hanno risolto con un "cocktail di medicinali, tra i quali c'è anche un farmaco contro l'Hiv che non utilizzavamo più e ora abbiamo riacquistato". Poi ancora "la Ribavirina, un vecchio antivirale utilizzato per l'influenza, che diamo anche questo due volte al giorno.Poi ci sono gli antibiotici per prevenire le infezioni batteriche che somministriamo quattro volte al giorno". Tecnicamente, il medicinale contro l'Hiv ha il principio attivo Lopinavir, "che appartiene alla classe degli inibitori della proteasi, un enzima presente sia nell'Hiv sia nel coronavirus". Per ora, nessun tasso di successo disponibile, è troppo presto. Ma sono cure "che si sono dimostrate efficaci in laboratorio. E che già hanno usato in Cina e in Corea". Il coronavirus resta una terra sconosciuta: "L'unico caso confrontabile con quello che stiamo vivendo oggi - spiega il professor Bruno -, almeno in termini di percezione di gravità, è la Spagnola del 1918. Di positivo c'è che, almeno nell'85% dei casi, il coronavirus non dà alcun problema, oltre a un banale stato influenzale. All'incirca nel 15% dei casi, invece, può portare a complicazioni, ma come le istituzioni ripetono da giorni in pazienti per lo più anziani".

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