Spiagge più sicure
con i cani bagnini
Continuano i salvataggi dei bagnanti in pericolo da partedei cani bagninì della Sics, la scuola italiana per gli animali da salvataggio. Glieroici quattro zampe, soltanto nello scorso fine settimana, sono intervenutie hanno salvato quattro persone che si trovavano in difficoltà. Il primo intervento è avvenuto sabatoscorso a Tarquinia (Viterbo) ad opera del labrador nero ‘Boca do mar' cheinsieme al suo conduttore Emiliano Bufalini ha tratto in salvo una persona portata a oltrecento metri dalla riva dalla forte corrente.Domenica, invece, a Grado alla spiaggia della Costa Azzurra il piccolo-grande ‘Snafuz'con Davide Gerin e 'Chia' con Giulio Mazzoli hanno riportato a riva due triestini sorpresi dalleacque agitate del mare. Stessa storia a lieto fine a San Canzian, dove ‘Tobia',con il conduttore Tino Bonan ha salvato un uomo. “Non poteva esserci miglioreregalo di compleanno – commenta Ferruccio Pilenga, presidente nazionale Sics – perchéquest'anno la scuola italiana cani salvataggio compie venti anni di attività”. Da quando con il suo vecchio terranova ‘Mas' ha iniziato a gettare le basi diquello che è ormai da tutti considerato un successo italiano, Pilenga hasperimentato svariate tecniche innovative di salvataggio, dall'elisoccorsoalle lunghissime distanze, dalla 'tecnica a delfino' dove il cane rimorchia ilconduttore per fargli risparmiare energie. Le squadre cinofile del Sics nuotanoper più di un ora rimorchiando più persone senza difficoltà. “Se per tirare unaslitta servono 12 cani, per tirare 12 persone basta un cane da salvataggio”.