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Organi in laboratorio grazie

al kit di montaggio molecolare

Monica Rizzello
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È stato identificato il kit di «montaggio molecolare» per costruire organi in laboratorio: nell'Università californiana di Stanford si punta a costruire il polmone e il primo obiettivo, che i ricercatori contano di raggiungere fra 5 anni, è l'alveolo polmonare. È quanto è emerso nel convegno internazionale sulla riprogrammazione organizzato a Milano, presso il Campus Ifom-Ieo, dallo stesso Ifom con la Scuola Europea di Medicina Molecolare e l'Università di Milano. «Abbiamo identificato il paradigma che permetterà di andare verso la costruzione di organi in laboratorio», ha detto Mark Krasnow, dell'università di Stanford. «Il polmone è un organo molto complesso e finora le possibilità di riuscire a ricostruirlo erano molto vaghe», ha rilevato Giuseppe Testa, dell'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), che ha organizzato il convegno con Stefano Casola, dell'Istituto Firc della Fondazione di Oncologia Molecolare (Ifom). Krasnow ha spiegato che non era affatto chiaro quali fossero le cellule «registe», quelle che dettano l'ordine con cui sono organizzate le componenti del polmone, ma ora per la prima volta le ricerche condotte dl suo gruppo hanno identificato sequenze e tempi con i quali avviene la formazione del polmone.

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