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Meteo, ecco dove si è arrivati a 46°: "Temperatura più alta di sempre", segnali di un disastro imminente?

Miriam Romano
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Sono abituati a temperature decisamente più basse, a indossare cappotti che nel resto del mondo nemmeno vengono prodotti e d'estate a portare persino giacche a vento. Si riparano dalle piogge, anziché dal sole. Ma i canadesi, quest' anno, si sono trovati a dover far fronte a tutt' altro tipo d'estate: il Canada sembra aver traslocato nel paese africano. I termometri in questi giorni hanno segnato una temperatura forse mai vista nel paese freddo, da quando esistono le rilevazioni: 46,6 gradi centigradi è stato il picco finora. Il caldo non è stata solo una sorpresa, ma anche un allarme: nessuno era preparato. In casa hanno azionato ventilatori e condizionatori, tra blackout e consumi energetici da record. Per strada i canadesi sono grondanti di sudore: magliette appiccicate alla pelle e passi corti. Ambulanze che suonano per soccorrere gli anziani dal caldo. Così la notizia ha fatto il giro del mondo. I metereologi parlano di «un'ondata di caldo eccezionale» che si è abbattuta sul Canada occidentale. È in particolare la Columbia Britannica che ha registrato il record storico, con i 46,6 gradi centigradi nella cittadina di Lytton, non lontano da Vancouver. Si tratta del massimo assoluto per la nazione nordamericana: il record precedente, 45 gradi, era stato fissato in due città della provincia dello Saskatchewan il 5 luglio 1937.

 

 

CONSUMI ELETTRICI - L'agenzia Canada Ambiente ha diramato allerte per varie zone della Columbia Britannica, dell'Alberta e dello stesso Saskatchewan, fino allo Yukon e ai Territori del Nord -Ovest. Dunque fino alla regione artica. «Un'ondata di caldo prolungata, pericolosa e storica persisterà per l'intera settimana», hanno spiegato i meteorologi. Le temperature saranno dunque stabilmente di 10-15 gradi superiori alla media del periodo. I consumi elettrici sono esplosi. Mentre, un po' più a sud, negli Stati Uniti, i servizi meteorologici hanno parlato di «pericolosa ondata di caldo» che si sta abbattendo soprattutto sugli stati federali di Washington e dell'Oregon, ma anche nel Nord-Est. Il National weather service ha fatto sapere di attendersi record «quotidiani, mensili e anche assoluti». A Portland, ad esempio, la temperatura si è avvicinata ai 44 gradi centigradi. Per questo sono state anche sospese le selezioni americane per le Olimpiadi di atletica, in programma nella città di Eugene (dove sono stati toccati i 41 gradi).

 

 

Persino in Siberia si sono toccati i 40 gradi. Ma non pensiamo, nel nostro continente, di scamparla. Stiamo già soffrendo il caldo e lo soffriremo, probabilmente, anche per tutto il mese di luglio. Negli ultimi dieci giorni ci sono stati picchi di caldo intenso di +42/44°C tra Puglia, Calabria e Sicilia. Ma anche in tutto il Nord d'Italia non ci si aspettava un giugno tanto afoso. Colpevole delle alte temperature nel nostro paese è «l'anticiclone africano che è arrivato un po' in ritardo quest' anno, ma ora sta insistendo in maniera decisa a tutte le quote e farà lo stesso anche nel mese di luglio. Non ci sarà il predominio dell'anticiclone atlanti coma quello di matrice africana, che porta un caldo più intenso anche se meno umido», spiega Massimiliano Fazzini, climatologo dell'Università di Chieti. Questo caldo, secondo l'esperto, rappresenta «un'anomalia». «Innanzitutto, quest' estate», spiega, «era già iniziata in maniera anomala. Il mese di maggio e le prime due settimane di giugno si sono registrate temperature instabili e fresche rispetto alle medie. Solitamente, infatti, a fine maggio e a inizio giugno le temperature si attestano intorno ai 31-32 gradi. Nelle ultime settimane, invece, c'è stata questa prima ondata di caldo: questa è una tipica manifestazione di estremizzazione climatica, intesa come passaggio repentino tra valori sotto la media e valori decisamente sopra la media».

 

 

PRECIPITAZIONI - Erano infatti più di quindici anni che non si raggiungevano temperature così alte nel mese di giugno. «Questi valori», sottolinea ancora l'esperto, «a fine giugno sono stati raggiunti nel lontano 2003, quando si viveva una stagione eccezionale. Parlare di eccezionalità è un po' troppo spinto. Ma sicuramente si tratta di valori sopra la media, di valori quindi anomali. Inoltre, si accoppia al caldo intenso la mancanza di precipitazioni: usciamo da una primavera piuttosto siccitosa». L'ondata di caldo intenso potrebbe arrestarsi solo con il mese di agosto. «I modelli climatici evidenziano che anche luglio farà molto caldo, un grado e mezzo sopra la media, e sarà un mese ancora molto secco. La situazione si ristabilirà a fine estate: avremo un agosto che sarà caratterizzato da temperature nella media, quindi farà caldo ma ci saranno precipitazioni abbandonanti. Sarà un mese più instabile dal punto di vista atmosferico», ha aggiunto ancora Fazzini.

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