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Al Gore lancia l'allarme clima

Gli scienziati lo smentiscono

Maria Acqua Simi
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Al Gore questa volta ha fatto cilecca. E si è beccato una secca smentita da uno dei climatologi più apprezzati al mondo. Alla conferenza di Copenhagen, infatti,  Al Gore ha rivelato: "La calotta polare artica potrebbe scomparire in cinque-sette anni". Il vice presidente americano ha presentato al vertice di Copenaghen, insieme ai ministri di Norvegia e Danimarca, un nuovo rapporto sullo scioglimento dei ghiacci con l'effetto serra. "Ci sono un 75% di possibilità che l'intera calotta polare si scioglierà in estate nei prossimi cinque-sette anni". Il rapporto, stilato ad aprile scorso in una conferenza a Tromso in Norvegia, è stato coordinato dall'Istituto polare norvegese. Secondo lo studio il tasso di riduzione della calotta polare si è triplicato negli ultimi dieci anni. Lo scioglimento dei ghiacci polari avrebbe molte oltre conseguenze negative come ad esempio la mancanza di acqua e un ulteriore aumento di emissioni di metano e di C02. Al Gore ha citato il Dr Maslowski come fonte per questo nuovo studio. Ma, come riporta il Times, lo scienziato ha subito smentito le rivelazioni: «Non mi spiego come sia potuta accadere una cosa simile. Io non ho mai fatto una stima precisa». Così, dopo la piccata replica di Maslowski, anche l'ufficio di Gore è stato costretto ad ammettere la "svista", ammettendo che i dati sullo scioglimento dei ghiacchi risalivano a diversi anni fa ed erano solo "cifre approssimative" ipotizzate durante una conversazione con il vice presidente americano.

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