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Variante Delta, ecco i nuovi sintomi. "Presente quel leggero dolorino?", il segnale da allarme rosso

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La variante Delta del Covid sta preoccupando l'intera comunità scientifica per via della sua maggiore contagiosità. Basti pensare che proprio a causa di questa mutazione i casi stanno tornando a salire, soprattutto in Paesi come Regno Unito e Spagna. I sintomi di tale variante cui fare attenzione, quelli che potrebbero essere un campanello d'allarme, sono: il naso che cola, la gola infiammata e il mal di testa. Il sintomo più frequente è lo starnuto. Nulla a che vedere, insomma, coi segnali classici del Covid che prevedono febbre, tosse secca e spossatezza. 

 

 

 

Dunque, la variante Delta - come spiega La Stampa -  mostra sintomi meno gravi e più simili al comune raffreddore, meno facili da individuare. Il quadro clinico che emerge dalle segnalazioni raccolte dagli inglesi attraverso l’applicazione Zoe Covid Symptom è molto diverso dal precedente. Sono inferiori pure i casi riportati di "fame d’aria". L'unico modo per sapere se si ha questa variante è un test specifico, tramite il quale si determina la composizione esatta del genoma del virus e quindi a quale ceppo appartiene. Il sequenziamento, comunque, non è un’analisi a disposizione del pubblico, ma viene effettuato solo in centri specializzati.

 

 

 

Al momento l'unica arma che sembra in grado di neutralizzare questa mutazione del virus è il vaccino, ma solo a ciclo completato. Chi ha fatto solo la prima dose, infatti, è meno protetto contro l’infezione da Delta, indipendentemente dal tipo di vaccino somministrato. Intanto all'estero la variante sta già avendo delle conseguenze: nel Regno Unito i positivi stanno aumentando in modo esponenziale, soprattutto fra i giovani parzialmente vaccinati. Da Israele, invece, arriva la notizia che l’efficacia del vaccino Pfizer contro il coronavirus è diminuita di un terzo proprio a causa della diffusione di questa mutazione. 

 

 

 

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