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Sclerosi multipla, salvarsi grazie all'Herpes: la scoperta che cambia la battaglia

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Le cellule immunitarie contro la febbre ghiandolare causate dal virus Herpes potrebbero essere la chiave per il trattamento della sclerosi multipla. In uno studio scientifico, riportato sul Daily Mail e ripreso da Dagospia, ai pazienti con sclerosi multipla (Sm) sono state impiantate cellule T che colpiscono il virus che causa la febbre ghiandolare. Le radiografie cerebrali hanno suggerito che la progressione della malattia è stata rallentata o addirittura invertita in alcuni pazienti. I quali hanno anche avuto un "miglioramento della disabilità".

 

 

I linfociti T sono stati estratti da persone che erano guarite dal virus di Epstein-Barr (l'Herpes) che è ritenuto come una possibile causa della SM. Un importante studio condotto da scienziati di Harvard su 1 milione di soldati ha scoperto che l'Herpes potrebbe essere la causa principale della sclerosi multipla  perché i pazienti con EBV sono 32 volte più propensi a svilupparla.

La nuova terapia con cellule T è stata creata da Atara Biotherapeutics e implica l'estrazione di cellule immunitarie note come ATA188, che si trovano nelle persone che hanno combattuto con successo contro Epstein-Barr. La società americana di immunoterapia ha testato il farmaco su 24 pazienti con SM iniziali per un anno nel 2017.

 

 

Risultato: diciotto partecipanti hanno continuato il processo per più di tre anni fino ad agosto 2021, sette dei quali hanno già mostrato segni di miglioramento. Venti dei 24 originali sottoposti alle iniezioni hanno visto le loro condizioni migliorare o stabilizzarsi dopo un anno.

Dopo tre anni, nove hanno anche avuto miglioramenti se misurati utilizzando le scansioni cerebrali.

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