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Attacco russo all'Italia, "cosa c'è dietro e come ci stanno colpendo": l'allarme del super-esperto

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Anche l'Italia nel mirino della Russia. Nella giornata in cui il premier Mario Draghi faceva visita all'omologo statunitense Joe Biden, il Paese veniva travolto da diversi attacchi hacker. A fare chiarezza su quanto realmente accaduto ci ha pensato Alessandro Curioni, esperto di cybersecurity. "È totalmente normale subire degli attacchi. Sarebbe anormale il contrario. Ormai è una regola. Il punto è: se hanno successo, bisogna capire come è stato possibile e in quale misura. Poi, per quanto riguarda gli attacchi di Ddos, non c’è un modo assoluto per prevenirli. È come se venissimo investiti da un uragano: nonostante l’ombrello, ci bagniamo lo stesso". Il riferimento del consulente tecnico e scientifico della Leonardo cyber & security academy, raggiunto dal Giornale, è a un attacco che mira a interrompere i servizi offerti da un'azienda.

 

 

Fin qui nulla di strano, se non fosse che per l'esperto qualcosa non torna. Lui addirittura la definisce "stranezza": "Io sapevo che il ministero aveva un sistema anti Ddos molto all’avanguardia. Un sistema efficace, che evidentemente è stato aggirato o sommerso da una mole incontenibile di dati. Sarebbe bello sapere quanto traffico è stato generato. Il vero problema è che, come ogni volta, non si sa cosa accade se non attraverso la rivendicazione dei criminali". 

 

 

La domanda però è una e ancora una volta ha come protagonista la Russia. Curioni si dice certo che se qualcuno interrompesse la distribuzione del gas o, ancora peggio, l’erogazione di energia elettrica, "tempo un mese e torneremmo al medioevo". Insomma, i pericoli sono dietro l'angolo anche per noi.

 

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