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Il primato tecnologico di Leonardo al servizio della Difesa comune Ue

Alessandro Antonini
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Lo scacchiere nel quale si muove Leonardo, la prima azienda industriale italiana e tra le principali realtà mondiali nel settore delle tecnologie strategiche dell'Aerospazio, Difesa e Sicurezza (AD&S), è caratterizzato da costanti influenze di carattere economico e politiche che lo rendono mutevole e instabile. Il settore AD&S si contraddistingue poi di per sé da processi di trasformazione di elevata complessità e da un sempre maggiore livello di competizione. Da un lato, un contesto macro che, dallo scoppio della pandemia e acuito dal conflitto in Ucraina, ha subito una profonda modifica rispetto agli equilibri preesistenti, dall'altro un settore, quello della Difesa, percorso da sempre più rapidi e profondi cicli evolutivi. Per l'azienda guidata da Alessandro Profumo, che opera attraverso un'ampia presenza internazionale con una rete commerciale globale presente il 150 Paesi e oltre 50.000 dipendenti a livello globale, mantenere stabile la rotta nello sviluppo del business e del proprio posizionamento strategico è un atout di imprescindibile valore e importanza. Anche alla luce del peso della filiera, composta da 11mila aziende in 77 paesi, trainata da Leonardo che solo in Italia si traduce in una catena di fornitura composta da 4.000 aziende, di cui l'87% è rappresentata da PMI, per oltre 126.000 persone occupate.


LA DIFESA COMUNE
Il piano strategico "Be Tomorrow 2030", definito nel 2020, è la road map che Leonardo ha elaborato per definire la visione strategica, proiettata ai prossimi 10 anni e oltre, che il Gruppo intende seguire nella costruzione di una visione che ne definisca i livelli di ambizione. Il piano indica le linee guida di sviluppo di Leonardo che punta a consolidarsi come operatore di riferimento nel settore dell'AD&S a livello internazionale, mantenendosi al centro delle principali iniziative strategiche di cooperazione e con un ruolo trainante nei futuri cicli tecnologici. Rafforzamento delle attività core, evoluzione dei servizi e dell'offerta, presidio dei processi di innovazione tecnologica sono le direttrici di crescita dell'azienda nei prossimi dieci anni, all'interno di un rinnovato approccio alla sostenibilità in termini di innovazione tecnologica e di processo, ispirato agli SDGs e alle linee guida del Green Deal europeo.


Tra gli obiettivi posti dal piano, la promozione della competitività, della sovranità tecnologica e dell'innovazione dell'industria europea della difesa, incoraggiando la cooperazione tra gli Stati membri su progetti di ricerca - come nel caso dell'utilizzo del Fondo europeo per la Difesa (European Defence Fund)- e sviluppo delle capacità, appare essere quanto mai di attualità. «L'attuale scenario impone con sempre maggiore vigore la necessità di far emergere una Europa intesa come soggetto geopolitico e non economico», spiega Enrico Savio, Chief Strategy & Market Intelligence Officer di Leonardo, «esigenza che si traduce nella costruzione della Difesa collettiva europea e nel supporto attivo delle aziende del comparto al progressivo sviluppo di un sistema di Difesa comune».


Con una quota di export superiore all'80% dei ricavi, Leonardo svolge da anni un ruolo strategico nello sviluppo industriale dei Paesi in cui opera anche attraverso la definizione di partnership internazionali di primo piano. L'azienda gioca infatti un ruolo da protagonista nei programmi di collaborazione e nelle principali iniziative nel campo della difesa europea, dal team Tempest, il "sistema di sistemi" di nuova generazione che consentirà di affrontare le future sfide della difesa comune, al programma Eurodrone, il velivolo a pilotaggio remoto di media altitudine e lungo raggio per missioni globali di Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance (ISTAR). Da Gaia-X, l'iniziativa per la costruzione di un cloud paneuropeo, alle partnership in ambito aeronautico, come CleanSky e SESAR, e spazio, grazie ai programmi Galileo, Copernicus, COSMO-SkyMed, ExoMars e Artemis.


RETE DI SVILUPPO
Lo sviluppo della rete collaborativa europea rientra nella strategia di Leonardo che, seguendo i dettami del Be Tomorrow 2030, «mira, in qualità di leader industriale e tecnologico, a contribuire all'indipendenza e all'autonomia digitale paneuropea, a sostenere la sovranità tecnologica come condizione essenziale per lo sviluppo del Paese», sottolinea Savio, «ed a sviluppare nuove competenze per rispondere alle sfide poste dalla complessità dell'era digitale«. Nella view strategica, Leonardo svolge la funzione di motore industriale dell'interesse nazionale in chiave europea, promuovendo nuove competenze per rispondere alle sfide poste dalla complessità dell'era digitale.


Il raggiungimento del primato tecnologico per Leonardo si è già tradotto in realtà, grazie all'installazione dell'HPC davinci-1 e alla realizzazione del network dei Leonardo Labs. Il supercomputer davinci-1, uno dei supercomputer più potenti nel settore AD&S, è la risposta fornita da Leonardo per accelerare la trasformazione tecnologica verso la digitalizzazione dell'industria. La sua architettura è una piattaforma integrata di supercalcolo e cloud computing, che permette di elaborare modelli predittivi con un impiego trasversale in tutte le unità organizzative di Leonardo, «rappresentando un abilitatore di digitalizzazione in grado di migliorare la legacy di prodotto e accelerare sulla diversificazione di nuove soluzioni» sottolinea Savio. I Labs sono gli hub tecnologici di Leonardo dedicati alla ricerca e allo sviluppo delle tecnologie di frontiera e breakthrough che danno vita ad un network composto oggi da undici laboratori.

Si tratta di una rete interconnessa con università, politecnici, centri di ricerca e imprese partner, che mira a costruire un ecosistema dell'innovazione in costante evoluzione. Non a caso, sulla frontiera dell'innovazione, Leonardo continua ad effettuare investimenti strategici in attività di R&S- nel 2021 gli investimenti in R&S sono stati incrementati a quota 1,8 miliardi di euro con una crescita del 16,9% sull'anno precedente - con particolare attenzione ai settori cloud computing, intelligenza artificiale, materiali innovativi e sistemi autonomi intelligenti. E grazie a questo impegno, tra i principali traguardi tecnologici raggiunti dal varo del Piano, figurano il lancio della piattaforma X-2030, in grado di garantire una superiorità informativa; lo sviluppo di sistemi autonomi modulari e flessibili che integrano piattaforme, sensori radar ed elettro-ottici, sistemi di missione e stazioni di controllo a terra per applicazioni aeree, terrestri e marittime utilizzate sia nelle missioni ISTAR sia nella formazione sulla simulazione delle minacce; una proposta di offerta trasversale in ambito Global Monitoring, basata su piattaforme innovative per supportare Enti governativi coinvolti nel continuo monitoraggio e sorveglianza del territorio nazionale e, in particolare, delle infrastrutture critiche e delle risorse fondamentali. Minimo comune denominatore dei tre progetti è la specialistica attività di "gestione sicura" del dato. «Oggi, e sempre più nel futuro, Leonardo intende assicurare la superiorità operativa attraverso la costruzione di una value proposition», conclude Savio, «in grado di valorizzare l'elemento informativo sicuro in termini di quantità di dati gestiti e velocità di elaborazione e diffusione». 

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