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Lumaca gigante, l'incubo dell'estate: come agisce la limaccia-killer

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Matteo Legnani
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Un killer silenzioso, la zecca. La puntura, soprattutto se ci si trova all’aperto e si sta facendo attività fisica, è difficilmente avvertibile. E, in molti casi, lascia appena un arrossamento, che può essere scambiato per un eczema, o comunque per il morso di un qualunque altro insetto. Può dare febbre a poche ore, oppure no. Ma, in alcuni casi, può portare a patologie gravissime, come ad esempio il morbo di Lyme che colpisce il sistema nervoso, e persino alla morte. È quanto accaduto, nei giorni scorsi in Brasile, al pilota automobilistico Douglas Costa e alla fidanzata Mariana Giordano. Che sono morti a quattro ore di distanza l’uno dall’altra in un ospedale di San Paolo un paio di settimane dopo essere stati morsi da una zecca e dopo alcuni giorni di agonia, durante i quali i medici non hanno potuto fare nulla per salvarli.

Il 27 maggio la coppia, 42 anni lui e 36 lei, aveva visitato una zona rurale a Campinas, non lontano da San Paolo. Qualche giorno dopo la donna aveva iniziato ad accusare uno stato di malessere con febbre alta e dolori articolari. In Brasile è inverno e i sintomi erano stati inizialmente scambiati per quelli di una forma influenzale. Dopo la somministrazione di alcuni farmaci antinfluenzali, la 36enne sembrava stare meglio, ma la notte successiva è stata ricoverata in ospedale e 24 ore più tardi trasferita in terapia intensiva. Due giorni più tardi, giovedì 8 giugno è morta. Il fidanzato Douglas Costa aveva iniziato ad accusare i primi sintomi di malessere la domenica precedente, mentre era impegnato in una gara della AMG Cup Brasil, competizione automobilistica targata Mercedes. Tre giorni dopo è stato trasferito anche lui in rianimazione, dove è morto a mezzogiorno del giorno successivo, 8 giugno. Quattro ore prima che, in un letto a pochi metri di distanza, anche il cuore della fidanzata cessasse di battere.

AUTOPSIA
Alla causa della morte, i medici sono arrivati solo dopo l’esame dei campioni biologici presso l’Istituto Adolfo Lutz a San Paolo. Ad uccidere il pilota e la fidanzata è stata la febbre maculosa delle Montagne Rocciose, una forma di encefalite causata da un batterio del genere Rickettsia che viene trasmesso all’uomo dalle punture di zecca. In Brasile, in particolare, dalla cosiddetta zecca stellare. In Italia, la regione con il più grave rischio di contagio da morso di zecca è il Trentino Alto Adige, dove è consigliata la vaccinazione contro l’encefalite da zecca.

Secondo quanto riferito dal sito di news locali ildolomiti.it, negli ultimi anni si sono registrate tra le 30 e le 40 infezioni l’anno ma i casi di morte sono rarissimi: gli ultimi due si sono registrati a distanza di sei mesi tra l’autunno del 2022 e l’inizio del 2023. Se il Brasile è sotto choc per la morte del pilota Douglas Costa, negli Stati Uniti è scattata la quarantena in una contea della Florida dopo che alcuni esemplari di lumaca gigante africana sono stati segnalati dai residenti. La zona infestata è quella della contea di Broward, dove giovedì le autorità hanno deciso di imporre la quarantena su un’area di nove chilometri quadrati. I residenti possono andare e venire dalla zona, ma hanno divieto assoluto di spostare terreno, detriti e piante al di fuori dell'area sotto quarantena.

AFRICANE
Le lumache giganti (lunghe una ventina di centimetri) erano già state eradicate due volte dalla Florida, dopo essere state individuate per la prima volta nel 1969: nel 1975 e poi ancora nel 2021, quando esemplari erano stati trovati nella contea di Miami-Dade e, ancora, in quella di Broward. Ora, a distanza di appena due anni, sono tornate. Il Dipartimento dell’Agricoltura della Florida le definisce «una delle specie più infestanti del pianeta, perché possono cibarsi di almeno 500 diversi tipi di piante». Non solo. Il pericolo più grave, per l’uomo, deriva dal fatto che sono portatrici di un parassita, che si trasmette toccando la lumaca o una pianta non lavata a sua volta toccata dalla lumaca, che causa la meningite.

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