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Sesso, ecco cosa provano le pecore: quello che quasi nessuno sa

Alberto Fraja
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Già l’espressione latina coitus more ferarum (accoppiarsi alla maniera delle bestie), sebbene riferita agli uomini, lascia intendere il modo brutale e coercitivo attraverso il quale gli animali sarebbero usi congiungersi. Secondo la vulgata, insomma, essi sarebbero del tutto estranei a qualsiasi forma di corteggiamento e di soddisfazione sessuale. Pensiamo ai gorilla. Sono enormi e li caratterizza un grande dimorfismo sessuale. Hanno canini e corpi giganteschi. Se la femmina cerca di scappare dal gruppo, magari per accoppiarsi con un altro scimmione, viene picchiata.

Sembrerà strano ma non sempre è così. Nella stragrande maggioranza dei casi tra gli animali vige un comportamento di approccio al sesso molto simile a quello di noialtri esseri viventi creati a immagine e somiglianza di Dio. S’incarica di dimostrarlo l’ultimo saggio del biologo francese e professore di ecologia evolutiva Thierry Lodé: Accoppiamenti bestiali (Carocci Editore, 248 pagine, 21 euro). Il testo si impernia sul comportamento sessuale in natura e ovviamente sul confronto con la specie umana approdando alla conclusione che anche gli animali si comportano come teneri fidanzatini di Peynet, conoscendo l’arte di fare il filo alla “preda” individuata e manifestando piacere a copula consumata.

 

 

Prendiamo il coccodrillo del Nilo, un bestione da mezza tonnellata che per conquistare la sua amata “canta”. Sprofondando nelle acque scure, infatti, il rettile agita i fianchi provocando un gorgoglio di bolle. La risacca provocata dal movimento diffonde un’armonia musicale molto melodiosa che attira l’attenzione della femmina. A riprova di quanto il sesso sia anche una questione trobadorica. «In fondo l’atto sessuale dei coccodrilli assomiglia molto a quello della capinera che, con le sue note armoniose, incanta il sole del mattino», poeteggia l’autore.

IL SIGNOR GATTO - Anche le pecore al raggiungimento dell’orgasmo, manifestano sinceramente il loro tripudio. E che dire delle tartarughe delle Seychelles? Al culmine dell’atto sessuale esprimono il loro benessere tirando fuori la lingua ed emettendo dei gridolini di piacere. Ci sono poi specie che non hanno problemi di eiaculatio precox. Il polpo, per esempio, fa durare il piacevole contatto parecchie ore grazie al suo braccio sessuale elastico. Ed esistono specie di cetacei dall’accoppiamento molto prolungato poiché dotate di un grande scroto accompagnato da un pene molto lungo che corrisponde circa al 30% della taglia complessiva dell’animale (roba da fare invidia a Rocco Siffredi). Se c’è un animale forsennatamente votato alla voluttà e al piacere è il signor gatto che, nel suo struggente miagolio serale, esprime contemporaneamente la più tenera sensualità, la più calorosa pigrizia e il più esasperato dei desideri. Anche la mosca gode (e perché mai non dovrebbe?). È stato dimostrato che, nelle mosche drosofile, l’eiaculazione sperimentale provocava l’attivazione dei neuroni Crz, causa di godimenti gratificanti.

 

 

Nascosta nella boscaglia, la tigre del Bengala amoreggia in modo assai sornione. Il maschio recita una corte, a testa alta e labbra cascanti, esibendo una sorta di sensualità felina. Quelle birichine delle femmine di passero europeo sono, dal canto loro, abilissime a reclamare mille coccole a un maschio incredulo meglio di una cocotte della Parigi d’Ottocento.

CERVI, CHE CORNA - Con i suoi bramiti, il cervo nobile provoca nelle cerve, toccate dalla sua ammaliante orazione, l’avvio dell’ovulazione.E non si parlerà mai abbastanza delle imprese della tremolina, un anellide di mare dalla forma di un vermetto. Prima di unirsi, maschi e femmine si cimentano in un balletto acquatico, una sorta di danza seduttiva sincronizzata che li trascina gli uni verso le altre. Non è tutto. Molti vertebrati, maschi e femmine senza distinzione, durante l’atto sessuale manifestano, proprio come noi esseri umani, respirazione ritmica, cambiamenti nella frequenza cardiaca, spasmi vaginali e anali ed eloquenti espressioni facciali a climax orgasmico raggiunto.

Al rospo ostetrico (nomen atque omen) invece piacciono le sveltine. Dopo aver attratto la fanciulla con il suo gracidio melodioso, si accontenta di un accoppiamento presto fatto, sbrigativo. Infine, anche gli animali ricorrono alla pratica di Onan. Cani, gatti, cavie, furetti e ratti, volendo, raggiungono il piacere mediante masturbazione. I delfini strusciano il pene su tutto quello che trovano, anche nella sabbia. Senza bisogno di ricorrere a un video di YouPorn. 

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