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Alzheimer, l'esame che anticipa la diagnosi di 15 anni: come scoprire chi verrà colpito

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Un esame del sangue potrebbe anticipare di 15 anni la diagnosi di Alzheimer, prima ancora della comparsa dei sintomi. Si tratterebbe di una vera e propria svolta contro la più diffusa e dannosa forma di demenza. L'esame in questione, come riportato dal quotidiano britannico Independent, è stato messo a punto dalla società AZLpath. E sarebbe addirittura già disponibile in commercio. Cosa fa di preciso questo test? Pare che riesca a misurare i livelli di proteina p-tau 217, la proteina che permette di capire quali cambiamenti sono avvenuti a livello cerebrale durante l'Alzheimer. 

Stando a uno studio condotto su 786 persone dall'università di Göteborg, più alto è il livello di questa proteina nel sangue, più probabile o avanzata è la malattia. Ora questa nuova analisi permetterebbe proprio di capire quale sia il livello di tale proteina nel sangue e di conseguenza stimare la probabilità con cui un determinato individuo può sviluppare la malattia. Se questa novità in ambito scientifico darà i risultati sperati, allora è molto probabile che si procederà con uno screening nazionale sull'intera popolazione over 50 nei prossimi anni. Questo tipo di esame, tra l'altro, potrebbe anche escludere ulteriori indagini più invasive, come per esempio una puntura lombare.

 

 

 

Inoltre, sapere ben prima della comparsa dei sintomi che c'è la probabilità di sviluppare la malattia potrebbe rivelarsi decisivo nella lotta all'Alzheimer. Anche perché i trattamenti attualmente disponibili funzionano meglio nei pazienti diagnosticati precocemente.

 

 

 

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