Cerca
Cerca
+

Staminali: in arrivo "Cryo-lip"

default_image

Saranno conservate le cellule bambine prelevate dagli avanzi delle liposuzioni

Tatiana Necchi
  • a
  • a
  • a

Le cellule "bambine" provenienti dal grasso scartato nel corso di una liposuzione potranno essere crioconservate in banca, per futuri utilizzi in medicina estetica e rigenerativa. "Cryo-Save", banca di staminali leader  nel Vecchio Continente con oltre 130mila campioni di cellule da cordone ombelicale, lancia oggi dal Belgio un servizio innovativo per l'Europa. Cuore del progetto è un nuovo prodotto, Cryo-Lip, che permette raccolta, lavorazione e conservazione di una miscela ricca di cellule staminali adulte provenienti dalla liposuzione aspirata, un materiale che normalmente viene scartato. Il processo di crioconservazione di questa miniera di staminali del grasso, per il quale si attende la concessione di un brevetto internazionale, «ci consente di ricavare un quantitativo di cellule bambine molto maggiore rispetto a quello che si trova, ad esempio, nel midollo osseo  - spiega Sally Sennitt, direttore del Laboratorio di Niel, dove sono già conservati campioni di staminali dal sangue e dal cordone ombelicale - dove la concentrazione è 500 volte inferiore. Inoltre, i 50 ml di materiale necessari sono facilmente ottenibili dalla liposuzione. E il fatto che si tratta di un tessuto autologo adulto elimina problemi etici o immunologici». «L'uso di staminali di derivazione adiposa è molto promettente,  come prova la crescita esponenziale delle pubblicazioni in materia», evidenzia Henk Snyman, neurochirurgo e direttore generale di Cryo-Save. Il servizio, che costerà 960 euro a paziente per il   prelievo, il trattamento delle cellule e la conservazione per un anno (più 100 euro per ogni anno ulteriore), inizierà a breve e per il momento sarà limitato ai Paesi europei. Dal momento che il procedimento richiede l'intervento del chirurgo plastico, il servizio sarà   "presentato ai chirurghi esperti in liposuzione e formati ad hoc, che saranno coinvolti in un programma di partenariato", una sorta di   alleanza "sotto l'egida del Gruppo consultivo del progetto", spiega   Snyman. Un team di super-esperti di cui fa parte anche lo specialista di chirurgia plastica e ricostruttiva di Roma, Marco Gasparotti. «Sono lieto di entrare a far parte del gruppo consultivo - dice Gasparotti -  e credo che le cellule staminali di derivazione adiposa svolgeranno un  ruolo importante sia nel futuro della medicina rigenerativa, che in quello della chirurgia estetica». Gasparotti già utilizza il grasso prelevato dalle pazienti per riempire e rivitalizzare alcune parti del loro corpo, dalle gambe, al seno, fino all'addome, "con risultati importanti". Ma è convinto che dall'impiego di materiale selezionato   ad hoc e ricco di staminali adulte si possano ottenere ulteriori progressi, in termini di ringiovanimento dell'aspetto della pelle. «Penso che la crioconservazione di queste cellule fino a ieri scartate dalla liposuzione potenzierà - dice l'esperto - la messa a punto di futuri trattamenti estetici e terapeutici». Ma come funziona questo servizio? In pratica, l'azienda fornirà ai chirurghi i kit per  il prelievo e la conservazione temporanea del materiale (una sorta di sacchetto di plastica con dei cilindri e dei tubicini). Questo sarà portato da un corriere fino in laboratorio e qui sottoposto ad analisi  e test per il controllo di qualità. Dal prelievo allo stoccaggio devono passare al massimo 48 ore. Nella "banca", poi, i tecnici condurranno una serie di analisi per testare la qualità e la quantità di cellule. Controlli eseguiti anche a distanza di tempo dalla crioconservazione, per garantire che tutto procede bene. Un certificato con tanto di foto al microscopio delle cellule "bambine" garantirà la qualità del campione, stoccato in taniche da 900 "pezzi" ciascuno in azoto liquido a meno 180 gradi. In un caveau sotto un lago belga. Il materiale viene monitorato costantemente e sottoposto a test regolari, per poter essere consegnato, dietro richiesta dei proprietari, entro 24 ore. «Ed essere utilizzato per futuri scopi terapeutici, ma anche per trattamenti mirati anti-età», conclude Gasparotti.

Dai blog