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L'energia solare costa meno di quella nucleare

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Studio americano: prezzi minori per la produzione fotovoltaica. Le rinnovabili vincono anche la sfida dei prezzi

Paolo Franzoso
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Lo studio del professor di Economia alla Duke University, John Blackburn, è destinato a far discutere. Al centro della ricerca ci sono i costi di produzione dell'energia. E stando ai risultati, oggi in America costa meno quella solare di quella nucleare. Insomma, le energie rinnovabili vincono anche la sfida che più interessa ai consumatori: la guerra dei prezzi. "Il solare fotovoltaico (energia solare più eolica) ha raggiunto le altre alternative a basso costo rispetto al nucleare”, afferma Blackburn nell'articolo Solar and Nuclear Costs (ripreso dal New York Times ieri). “Il sorpasso è avvenuto da quando il solare costa meno di 16 centesimi di dollaro a kilowattora”. A leggere bene, lo studio è un po' fazioso. Il termine di paragone sono le future centrali nucleari previste in North Carolina, che hanno costi di attivazione elevati. In pratica Blackburn ha comparato i prezzi inserendo i costi per mettere in attività i due sistemi e chiaramente costruire una centrale nucleare comporta una spesa non indifferente e certamente più elevata. Poi alla lunghissima questi costi si riducono, ma nel medio-lungo periodo non c'è competizione: il solare fotovoltaico costa meno. E in più non presenta controindicazioni per la sicurezza. Oltre ai rischi, il nucleare quindi sembra superato da energie pulite. Entrambi i metodi di produzione hanno pro e contro da soppesare nella bilancia di confronto. Senza dubbio lo studio di Blackburn attirerà critiche e repliche e sicuramente riscuoterà diffusi consensi.

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