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Fra tre anni sangue artificiale

da cellule staminali embrionali

Silvia Tironi
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Fra tre anni si potrebbe assistere in Gran Bretagna alla primatrasfusione di sangue ottenuto attraverso cellule staminali embrionali. Un angue in provetta, dunque, sicuro e in quantità illimitate. Un nuovo grande passo in avanti è stato fatto dai ricercatori, che hanno raggiunto grandi obiettivi della ricerca scientifica: fra tre anni appena, infatti, potranno essere effettuate le prime trasfusioni di sangue sintetico sull'uomo. Una scoperta di portata epocale, realizzata grazie a staminali embrionali ottenute con la fecondazione in vitro e grazie agli studiosi inglesi capitanati da Marc Turner, dell'università di Edimburgo. L'equipe è composta da studiosi della Nhs Blood and Transplant,dal servizio scozzese di trasfusione del sangue a livello nazionale, edal Wellcome Trust, la più grande charity al mondo per la ricerca. I ricercatori britannici mirano a sviluppare sangue '0-negativo', gruppo universale adatto a ogni tipo di trasfusione senza rischio di rigetto. Un gruppo raro: solo il 7% della popolazionece l'ha. Gli studiosi, dunque, selezioneranno gli embrioni '0-negativì, li faranno crescere fino a estrarre le staminali e sfrutteranno la capacità di queste cellule, messe in coltura con speciali nutrienti, di moltiplicarsi all'infinito per sviluppare globuli rossi, da impiegare nelle trasfusioni. Senza alcun rischio di inoculare sangue infetto, ad esempio dal virus dell'Hiv, uno dei maggiori spauracchi per chi riceve trasfusioni. In teoria basterebbe un solo embrione a soddisfare il fabbisogno di un'intera Nazione. Ma la ricerca si appresta a infiammare il dibattito etico, acceso da persone fermamente contrarie a distruggere embrioni per ottenere le staminali 'fontè di sangue in provetta.

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