Troppe irregolarità e la Direzione generale per la concorrenza, il consumo e la repressione frodi (Dgccrf) del ministero dell’Economia, delle finanze e del rilancio indaga sugli affumicati francesi. Secondo i primi risultati su 230 imprese industriali e artigianali si registrano violazioni nel 35 per cento dei casi. Si tratta di legni per l’affumicatura di dubbia provenienza, carenza di informazione sugli aromi e a volte anche poca attenzione al rischio idrocarburi policiclici aromatici. Tutte procedure da non prendere sottogamba visto e considerato che nell'affumicatura è fondamentale l'assenza di trattamenti chimici nella segatura e nei trucioli e la loro tracciabilità. La tecnica non a caso prevede l’esposizione diretta al fumo prodotto dalla combustione del legno.
Filetti di aringa, ritirati alcuni lotti. L'allarme del ministero della Salute per questi marchi
Richiamata alcuni lotti di aringa sciocca e di aringa affumicata dolce da Carrefour e NaturaSì per la p...È bene anche non farsi ingannare dagli aromi che conferiscono il sentore di affumicato anche laddove di affumicato c'è ben poco. Non solo perché in alcuni casi l’uso di additivi non è stato affatto segnalato nell’etichetta del prodotto finito, in altri è stato rilevato l’utilizzo di diciture errate, come “fumo liquido” al posto dell’indicazione corretta “aroma di fumo/affumicatura”. A volte, invece, il problema rilevato riguarda la documentazione trasmessa dai fornitori di aromi, che non contiene tutte le informazioni obbligatorie.
Salame con salmonella, allarme del ministero e ritiro: ecco il prodotto interessato
Scatta il richiamo, l'allarme arriva dal ministero della Salute, che mette in guardia da un salame a grana media, Lo...Non è tutto perché a quelli già elencati si aggiunge un altro problema: i controlli interni. Secondo gli ispettori sono le aziende di dimensioni medio-piccole a sorvolare maggiormente sulle ispezioni obbligatorie. In sostanza la sensibilità in questo ambito dipende strettamente dalle dimensioni delle aziende: più un’impresa è grande, maggiore è il volume di alimenti affumicati prodotti e maggiore è la frequenza dei controlli interni sul rischio Ipa. Da qui il peggiore degli esiti: un'azienda su tre presenta delle irregolarità. Sarà così anche in Italia?