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"Chewingum reloaded", alleato di benesere: Perfetti Van Melle apre le porte del suo stabilimento

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Per la prima volta, Perfetti Van Melle racconta “il chewing gum come non l’avete mai visto”: l’azienda ha accolto presso la sede di Lainate i principali media per aprire un nuovo capitolo della storia del chewing gum raccontando tutto sul prodotto, dalla sua preparazione, alle nuove frontiere della ricerca e dell’innovazione, il tutto in totale e completa trasparenza.

Esperti del settore medico – scientifico e rappresentanti aziendali si sono alternati nel fornire informazioni ufficiali, corrette, sostenute da dati e ricerche autorevoli per sfatare i principali falsi miti legati al prodotto, raccontandone invece l’importanza all’interno di uno stile di vita improntato al benessere. Gli ospiti hanno poi avuto la possibilità di visitare in esclusiva lo stabilimento Perfetti Van Melle di Lainate, ed osservare così da vicino l’impegno dell’azienda in qualità, innovazione e ricerca entrando nel cuore pulsante della produzione del chewing gum.

“Chewing gum reloaded segna ufficialmente l’avvio di un vero e proprio progetto educational a lungo termine, firmato Perfetti Van Melle, che mira a sensibilizzare a lasciarsi alle spalle le informazioni errate, i pregiudizi negativi e i falsi miti: un vero e proprio fresh re-start per il chewing gum, con una narrazione volta a rendere il consumatore sempre più consapevole rispetto ai suoi benefici, qualità, ed innovazioni”, commenta Corrado Bianchi, Amministratore Delegato Perfetti Van Melle, “Abbiamo voluto  valorizzare la tecnica e la scienza che si nasconde dietro il prodotto, nell’ottica di quella trasparenza comunicativa che riteniamo parte della nostra responsabilità sociale verso il pubblico, i consumatori e tutti gli stakeholder. Nei nostri 76 anni di storia, abbiamo sempre affiancato modernità e tradizione, e vogliamo continuare a cogliere le sfide in termini di funzionalità dei prodotti e nuovi modi di comunicarli, per rimanere un punto di riferimento per i nostri consumatori”.

MASTICARE PER IL SORRISO E LA SALUTE ORALE

La dottoressa Maria Grazia Cagetti, Professore Associato di Odontoiatria Pediatrica dell’Università degli Studi di Milano, ha raccontato attraverso studi autorevoli il ruolo dello xilitolo, ingrediente principe dei chewing gum, nella prevenzione della carie.
A differenza degli zuccheri naturali e dei dolcificanti, infatti, lo xilitolo non è metabolizzato dai batteri della placca, ed inibisce quindi la crescita dei batteri cariogeni riducendo la produzione di acido.
Il primo studio che ha valutato il potere cariogeno dello xilitolo è stato condotto a Turku, in Finlandia, alla fine degli anni ’60: centoventicinque soggetti adulti hanno sostituito il saccarosio nella loro dieta con lo xilitolo o il fruttosio per un periodo di due anni. L’incremento di carie nel periodo analizzato è stato nullo per chi aveva assunto unicamente lo xilitolo, ridotto per chi aveva assunto il solo fruttosio, decisamente più elevato per chi aveva continuato ad assumere il normale saccarosio.
Più recentemente, un gruppo di ricercatori di cui fa parte la professoressa Cagetti, ha svolto alcuni studi che hanno attestato l’efficacia per la salute orale del masticare chewing gum allo xilitolo.  
Nelle pubblicazioni del 2009 e del 2012, un gruppo di bambini in età scolare con alto rischio di sviluppo della carie ha masticato per sei mesi 2 chewing gum 5 volte al giorno, per un totale di 11,6g di xilitolo. Solo il 2,86% ha sviluppato lesioni da carie nello smalto dei primi molari (vs 16,66% del gruppo di controllo, che masticava chewing gum senza zucchero), e l’1,43% ha sviluppato lesioni da carie nella dentina dei primi molari (vs 10,26% del gruppo di controllo).

Nel 2017, invece, uno studio ha coinvolto un gruppo di adulti, che hanno masticato per un anno chewing gum con basso dosaggio di xilitolo (2,5g al giorno), che hanno evidenziato un chiaro effetto di prevenzione nei confronti delle lesioni da carie nello smalto e nella dentina rispetto al gruppo di controllo che consumava chewing gum ai polioli.

PULIZIA DEI DENTI, MACCHIE DENTALI, ALITO

Il dottor Pier Francesco Porciani, medico-chirurgo, specialista in odontoiatria e protesi dentaria, si è invece focalizzato sul ruolo svolto dal chewing gum per aiutare ad eliminare i residui di cibo, prevenire o ridurre le macchie dentali e ridurre l’alito cattivo per periodi prolungati, campi in cui ha eseguito ricerche e pubblicato una serie di articoli scientifici.

L’azione meccanica della masticazione di un chewing gum, in particolare contenente microgranuli, può infatti aiutare nella rimozione dei detriti alimentari dalle superfici dentali, e in particolare dagli interstizi dentali. È vero, infatti, che la bocca pulisce naturalmente i residui di cibo, ma il chewing gum ne accelera il processo, e dopo soli 3 minuti i detriti rimanenti sono circa la metà di quelli che perdurerebbero senza utilizzare il prodotto.

Il chewing gum può inoltre avere un effetto sul bianco dei denti, grazie a ingredienti funzionali di grado alimentare. Studi pubblicati dal dr. Porciani hanno mostrato che l’esametafosfato, infatti, rallenta considerevolmente l’accumulo delle macchie, aiutando a preservare il bianco naturale dei denti, mentre il sodio tripolifosfato previene l’accumulo di macchie, riducendole globalmente nel tempo sia in intensità che in estensione. Uno studio di prossima pubblicazione, i cui risultati sono stati riportati in anteprima mostrerà un effetto similare ottenuto con potassio tripolifosfato, che oltre a prevenire e ridurre le macchie, ha un comprovato effetto sia sulle superfici esterne che su quelle interne dei denti. 

La maggior parte dei consumatori utilizza il chewing gum per la sua freschezza, per un effetto di alito profumato. Anche questo ha delle evidenze scientifiche: lo xilitolo, ad esempio, presente in piccoli cristalli nel confetto, sciogliendosi nella saliva durante la masticazione assorbe calore, abbassando quindi la temperatura del cavo orale in maniera transitoria.
La sensazione di freschezza, data ad esempio dal mentolo, può durare anche mezz’ora, e l’alito può essere purificato in maniera più intensa e duratura (fino ad un’ora dopo) aggiungendo alla gomma degli ingredienti funzionali, come ad esempio zinco e magnolia.

BENESSERE A 360 GRADI, OLTRE IL CAVO ORALE

I benefici del chewing gum, come raccontato da Andrea Sarrica, Group Research & Scientific Affairs Senior Manager Perfetti Van Melle, si riflettono non solo sulla salute orale come testimoniano studi recenti eseguiti da ricercatori in tutto il mondo.
Masticare chewing gum, aiuta a mantenere alte le performance cognitive e dunque gli stati di attenzione e allerta, effetto possibilmente generati da un lieve incremento della frequenza del battito cardiaco e del flusso sanguigno al cervello. La masticazione è stata anche associata al rilascio di insulina e all’ attivazione della corteccia prefrontale ed altre aree del cervello.

Il chewing gum è inoltre un prezioso alleato per la ripresa della motilità intestinale dopo un parto cesareo: studi clinici hanno attestato che le neomamme che masticavano chewing gum mostravano in media una riduzione di 7 ore nell’espulsione del primo gas intestinale, con il 60% di casi in meno di ostruzione post-operatoria e in media 8 ore in meno di permanenza in ospedale. Moltissimi altri studi, inoltre, trovano risultati simili anche dopo ulteriori tipologie di operazioni chirurgiche.

Masticare chewing gum ha poi un effetto calmante prima di un intervento chirurgico: chi ha fatto uso del prodotto, è risultato meno ansioso rispetto a chi non masticava chewing gum. Inoltre, volume ed acidità dei succhi gastrici sono indistinguibili tra chi ha masticato e chi no. Questo studio, e altri, evidenziano quindi che la masticazione di chewing gum non porta ad acidità di stomaco.

Infine, l’utilizzo del chewing gum durante un’attività sportiva leggera, come ad esempio una camminata, porta a percorrere in media distanze leggermente più lunghe e a bruciare il 5% di energia in più.

I TREND DI INNOVAZIONE STUDIATI IN PERFETTI VAN MELLE
 
Il settore confectionery è un ambito molto dinamico con alto tasso di innovazione, proprio per la necessità di mantenere alta l’attrattività del prodotto per i consumatori e soddisfare le loro esigenze di benessere che si evolvono rapidamente.
Martin Walzl, Chief Research & Development del Gruppo Perfetti Van Melle, che guida un team centrale di 90 persone e oltre 600 in 15 Paesi nel mondo, ha evidenziato i numerosi ambiti di ricerca e studio: da ingredienti e formulazioni sempre più funzionali per la salute e il benessere, alla sostenibilità di materie prime e materiali di imballo. L’innovazione genera annualmente circa il 20% del fatturato del Gruppo.

UN CONCENTRATO DI COOLNESS IN UN CONFETTO

Serena Zaffaroni, Marketing Manager Perfetti Van Melle, si è infine focalizzata sugli aspetti più lifestyle del prodotto: il chewing gum, nel corso della sua storia, si è evoluto non solo dal punto di vista dell’immagine, ma soprattutto nel suo ruolo per la vita dei consumatori, fino a diventare l’alleato numero uno per l’igiene orale fuori casa. 

Ciò che non è cambiato è il suo essere protagonista nella comunicazione: il prodotto si è infatti sempre distinto per la creatività e l’impatto volti a spiccare e distinguersi in un panorama affollatissimo, intrattenendo i consumatori in modo ironico nel raccontarsi.
Una spinta ancora più forte nella comunicazione di oggi, fatta di sperimentazione e progetti fuori dall’ordinario per continuare a proporre il chewing gum come un prodotto sempre giovane, e sempre coinvolgente per le nuove generazioni.
 

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