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Allergia alla carne e choc anafilattico, l'insetto che con la sua puntura vi condanna

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Se mangiate carne di maiale o di manzo e vi sentite male la ragione potrebbe essere una: siete stati morsi da una zecca e avete una reazione allergica in corso. A sostenerlo uno studio pubblicato da Scientific American. Questa allergia, riconosciuta per la prima volta negli Anni Ottanta, sarebbe oggi in forte aumento a causa del contatto sempre più frequente (per effetto del riscaldamento globale e dell'aumento della popolazione), tra uomo e zecca, in genere nelle aree boschive. "In particolare - scrive Ilfattoalimentare.it - quelle della specie Lone Star Amblyomma americanum negli Stati Uniti, Ixodes holocyclus in Australia, Ixodes ricinus in Europa e Ixodes nipponiensis in Asia.

 

 

 

Il meccanismo di trasmissione è particolare: le zecche, nutrendosi nel sangue dei mammiferi (maiali, mucche e vitelli ma non solo) assumono indirettamente anche l'alpha-gal, uno zucchero abbreviazione di "galattosio-alfa-1,3-galattosio". Quando la zecca morde l'uomo, questa sostanza entra nel suo organismo causando la produzione di anticorpi di tipo IqE. Da qui la reazione allergica alla carne o ai latticini, con intensità variabile dal lieve pizzicore in gola al vero e proprio choc anafilattico. Questo tipo di allergia, però, non sarebbe permanente. In genere, sottolinea lo studio, svanisce autonomamente nel giro di 4 o 5 anni, a meno che non si sia esposti in maniera ripetuta ai morsi di zecca.

 

 

 

L'alpha-gal si trova anche in prodotti industriali molto diffusi ed estremamente vari: la gelatina delle salse, marshmallow, addensanti per yogurt o creme, caramelle e preparati, ma anche in sostanze usate come idratanti per pesce e pollo conservati, nel tofu, nelle preparazioni per il latte formulato e nei dentifrici.

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