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Panettoni, scattano i ritiri: cosa finiva davvero in tavola, ecco i marchi

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A ridosso del 24 dicembre, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha sequestrato dieci tonnellate di dolci, tra cui 1775 panettoni spacciati per artigianali. Ma non solo, perché l'attività del ministero della Salute ha contestato 530 violazioni penali e amministrative per un ammontare di oltre 365 mila euro di sanzioni pecuniarie. Nel mirino delle indagini ben 882 imprese operanti nel settore produttivo e commerciale dei tradizionali prodotti dolciari e della filiera ittica.

 

 

Gli accertamenti hanno rilevato irregolarità presso 229 strutture, ossia il 26 per cento dei luoghi verificati. Nello specifico gli agenti hanno sequestrato 7,5 tonnellate di prodotti dolciari, tra cui panettoni e pandori. Questi ultimi, nonostante fossero venduti ai consumatori come artigianali, altro non erano che prodotti a livello industriale e riconfezionati fraudolentemente. In parte addirittura privi di etichettatura e tracciabilità.

 

 

Per questo trentasette gestori sono stati sanzionati per frode in commercio e detenzione di panettoni senza indicazioni sulla effettiva origine, mentre ad altri 231 sono state contestate violazioni per carenze igienico sanitarie delle materie prime e dei laboratori di pasticceria nonché per mancata applicazione delle procedute preventive di sicurezza alimentare. Da qui 16 provvedimenti di chiusura o sospensione dell'attività di produzione e vendita.

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