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Data di scadenza, "spesso buono oltre": cambia tutto, ecco le nuove etichette 

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Novità sulle etichette dei cibi per combattere lo spreco alimentare. La Commissione Ue ha presentato agli esperti degli Stati membri una proposta di revisione delle norme sulla data di scadenza degli alimenti. In particolare, si vorrebbe aggiungere la dicitura "Spesso buono oltre" oltre a "da consumarsi preferibilmente entro". 

 

 

 

Secondo l'esecutivo Ue, come si legge su Repubblica, l'aggiunta consentirebbe "una migliore comprensione della data di scadenza", influenzando "il processo decisionale dei consumatori in merito all'opportunità di consumare o eliminare un alimento". Come emerso da un'indagine di Altroconsumo, infatti, solo un italiano su tre comprende correttamente il significato delle date riportate sugli alimenti e la differenza fra data di scadenza e termine minimo di conservazione. Se un alimento è "da consumare entro" deve essere consumato entro quella data. Mentre il "termine minimo di conservazione" indicato con "da consumarsi preferibilmente entro" indica fino a quando un prodotto alimentare conserva le sue caratteristiche specifiche se si rispetta un'adeguata conservazione. Ma non si rischia nulla se lo si mangia dopo quel termine. 

 

 

 

Gli alimenti che generalmente possono "essere consumati preferibilmente entro" sono pasta e riso, che possono durare anche mesi dopo la data riportata sulla confezione. Uguale la farina, purché non abbia tarme, farfalle e muffa. Ma pure il miele, i prodotti secchi, le salse, purché conservate in luoghi freschi, e l'olio, se tenuto al buio e al freddo. Più deperibili invece i prodotti da frigorifero, come yogurt e latte fresco, pesce crudo, carne e formaggi freschi. In questi casi bisogna rispettare le date perché altrimenti gli alimenti rischiano di essere dannosi.

 

 

 

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