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AstraZeneca, altra grana dagli Stati Uniti: "Sul vaccino possibili informazioni obsolete sull'efficacia"

 Astrazeneca

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Un'altra grana in arrivo per AstraZeneca. Non bastava la sospensione momentanea a causa di alcune trombosi sospetto, poi rivelate non essere legate al vaccino anto-Covid. Questa volta a puntare il dito contro il colosso anglo-svedese ci pensano gli Stati Uniti. In una nota diffusa dall'Istituto nazionale per le malattie infettive e le allergie si legge: AstraZeneca potrebbe aver incluso dati "obsoleti" nelle informazioni fornite alle autorità americane durante le sperimentazioni del proprio vaccino anti-Covid negli Stati Uniti. Una dichiarazione frutto di un consiglio di monitoraggio che ha espresso preoccupazioni circa il fatto che "AstraZeneca abbia potuto includere informazioni obsolete che possano aver fornito una stima incompleta dell’efficacia". 

Il riferimento è al trial Usa che ha mostrato un'efficacia del 79 per cento del vaccino di AstraZeneca nel prevenire le infezioni sintomatiche e del 100 per cento nel prevenire i ricoveri e i decessi. Per l'Oms si tratta di "un’ulteriore prova" che il siero "è sicuro ed efficace", ha detto in conferenza stampa il direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus. E ancora: "Non è stata segnalata nessuna preoccupazione per la sicurezza". E in effetti i più maliziosi (e sono tanti) pensano che lo stop imposto prima in Germania, poi in Italia e in Francia, sia legato a interessi politici ed economici. Non è un caso - è il ragionamento che ha fatto anche Massimo Galli a Otto e Mezzo - che AstraZeneca sia l'antidoto anti-Covid che costa di meno. 

Lo stesso Matteo Bassetti ha lanciato un chiaro appello: "L’unico modo che abbiamo a disposizione per fare corretta informazione è fornire dati e numeri. Dati e numeri dicono che il vaccino di AZ, come quelli di Pfizer e di Moderna sono sicuri. Chi dice il contrario sta dalla parte del virus. Non dimentichiamolo".

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