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Tumore al colon, il test delle feci: ecco di quanto puoi ridurre la mortalità

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I casi di tumore al colon in Italia erano dati in diminuzione ormai da anni. E invece a causa della pandemia di Covid sono aumentate le persone che hanno a che fare con questa patologia. Questo perché a causa della situazione sanitaria degli ultimi due anni si stima che siano saltati oltre un milione di esami di controllo: ciò significa che decenni di prevenzione rischiano di essere andati in fumo, o quantomeno compromessi.

 

 

Nove tumori al colon su dieci potrebbero essere evitati grazie a un metodo efficace, che è gratuito in Italia e anche del tutto indolore: si tratta del test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, che consente di scoprire ed eliminare le lesioni pre-cancerose prima che si trasformino in una neoplasia vera e propria. Ma come funziona la prevenzione in questo caso? In pratica il test è a carico del servizio sanitario nazionale e riguarda tutti i cittadini fra i 50 e i 70 anni: questi ricevono ogni due anni una lettera da parte della propria Asl che invita ad andare alla farmacia più vicina per ritirare un contenitore nel quale raccogliere un campione di feci.

 

 

Dopo averlo restituito, arriva a casa il referto delle analisi nel giro di qualche settimana. “Quanto sia utile partecipare allo screening lo dimostrano i numeri - ha dichiarato Roberto Persiani, presidente di EuropaColon Italia Onlus - lo screening riduce del 30% la mortalità e del 20% il numero di nuovi casi”.

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