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Paola Ferrari a DiPiù: "Se ho sposato Marco De Benedetti devo ringraziare Alba Parietti"

Giulio Bucchi
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Parola di Paola Ferrari: il segreto del suo successo in amore è la Coscialunga della sinistra. Intervistata dal settimanale DiPiù, la giornalista sportiva Rai ha voluto ringraziare niente meno che Alba Parietti: "Se sono felicemente sposata lo devo a lei. E' una mia cara amica da oltre trent'anni ed è proprio grazie a lei che ho conosciuto mio marito. E' successo nel 1996: una sera, Alba è venuta a casa mia e mi ha pregato di accompagnarla a una cena con alcuni suoi amici e amici di amici. Io ero stanca, non avevo nemmeno voglia di uscire, ma lei ha insistito così che tanto che alla fine ho detto di sì. Ed è stato a quella cena che ho conosciuto Marco (Marco De Benedetti, manager e figlio del patron di Repubblica ed Espresso Carlo De Benedetti, ndr)". La Ferrari si svela, ripercorrendo l'inizio della sua storia d'amore: "Marco ha iniziato a cercarmi, ma io per parecchie settimane l'ho evitato, perché l'idea di frequentare un uomo così potente e così diverso da me mi spaventava. Alla fine, però, ho ceduto alla sua corte e mi è bastato conoscerlo meglio per capire che i miei timori erano infondati. Così ci siamo messi insieme e abbiamo deciso subito di sposarci e avere dei figli. Certo, come tutte le coppie, anche noi abbiamo avuto momenti difficili, ma dopo 17 anni siamo ancora più uniti". Un altro segreto è la professione: "Se sono una moglie felice lo devo soprattutto al lavoro. Pur avendo sposato un uomo molto ricco, infatti, ho scelto di continuare a fare la giornalista e la conduttrice e questo mi ha permesso di essere una donna attiva e indipendente. Ho anche passato momenti duri, ho voluto superare parecchi pregiudizi per dimostrare che anche una donna può parlare di calcio in modo competente. Mio marito non è geloso per il fatto che sono circondata da sciupafemmine. Sa bene che ho sempre evitato di frequentare i calciatori. Ho molti amici allenatori. L'uomo più bello del mondo per me è Marcello Lippi, e mi attrae più Cesare Prandelli dei suoi giocatori". Il grande rimpianto è non aver avuto il terzo figlio: "Ormai è troppo tardi", spiega la 53enne Ferrari, in grado di superare la "condanna dell'età soprattutto con la fede". "Sto pensando - conclude - alla soluzione dell'affidamento".

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