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Bill Clinton e lo scandalo Lewinsky: il dossier segreto, il presidente consultò rabbini sulla "fellatio"

Lucia Esposito
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Emergono nuovi particolari sullo scandalo che travolse Bill Clinton e la Casa Bianca. Il presidente americano fece di tutto - secondo quanto scrive Vittorio Zucconi su Repubblica - per dimostrare che quella storia con la stagista Monica Lewinsky non era mai stata un "rapporto sessuale", ma soltanto "onanismo", come se un presidente degli Stati Uniti potesse vantarsene. I documenti segreti - Da alcuni documenti resi pubblici dagli archivi del governo, viene fuori che nel lontano 1998 Clinter cerco di appigliarsi a qualsiasi teoria, credo, filosofia pur di non essere accusato di aver avuto rapporti sessuali con la stagista. I suoi consiglieri e avvocati scavarono anche nel primo dei grandi libri del monoteismo, nella Torah ebraica. "Chiesero il parere di una autorità in materia di Talmud, cioè nella interpretazione della Legge divina, la professoressa di Dartmouth, Susannah Heschel che sembrò gettare a Clinton un salvagente", scrive Repubblica. "Secondo la legge classica dell'Ebraismo — rispose la specialista del Talmud — adulterio è commesso soltanto quando un uomo sposato ha un rapporto sessuale completo con una donna sposata, e Monica Lewinsky è nubile. Nella peggiore delle ipotesi, il presidente Clinton è colpevole del comune peccato di onanismo, un peccato che probabilmente affligge la coscienza della maggioranza di uomini ebrei". La mossa del trasferimento - Ma i nuovi documenti mostrano, anche come molto prima che scoppiasse lo scandalo, l'amministrazione da tempo sapeva che quella ragazza poteva scoppiare una bomba, c'erano tanti segnali che dimostravano che la passione che l'aveva travolta per Bill Clinton non sarebbe rimasta un fatto strettamente privato. Uno degli avvocati segnalò che la Lewinsky doveva essere trasferita al più presto. "Si deve trovarle una sistemazione al DoD (al Pentagono, ndr) con un incarico retribuito". Ma il trasferimento sull'altra riva del fiume Potomac non impedì che la fanciulla raccontasse tutto alla collega Linda Tripp al servizio dello Fbi. 

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