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Antonio Caprarica: "La politica? Ero stalinista e dalemiano"

Ignazio Stagno
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Dopo aver firmato per Agon Channel, Antonio Caprarica parla della sua nuova avventura come direttore delle news della tv albanese. "Mi è piaciuta la follia dell'impresa. Molti possono giudicarla folle. Fare una televisione delocalizzata. Farla dall'Albania, trasmette in Albania, ma irradia in Italia e si occupa di Italia. Quando noi chiacchieriamo di globalizzazione, di mondo senza frontiere... questo è quello che stiamo mettendo in pratica. L'Albania dista da Roma un po' meno di quanto dista Milano da Palermo", ha affermato Caprarica in un'intervista ad Affaritaliani.it. Poi però parla anche della Rai: "Io avevo rotto con questa Rai un anno fa, guidata da un gruppo dirigente incompetente. Come si è visto anche nelle ultime vicende. E quando  Becchetti mi ha fatto quest'offerta onestamente ci ho pensato, perché poi sentivo il bisogno - dopo aver lavorato ininterrottamente per più di quarant'anni - di fermarmi un attimo. Di riflettere, di tirare un po' di fila. E di concentrarmi di più sulla mia attività di scrittore che è impegnativa". Simpatie politiche - Infine Caprarica parla anche delle sue simpatie politiche: "Io ero proprio nell'area stalinista. Tutti noi abbiamo una storia.... chi non ce l'ha è un cretino. Io ho una storia di uomo di sinistra, che trent'anni dopo ha scritto un un libro per dire 'ci vorrebbe una Tatcher'. Sì ho buoni rappporti con D'Alema, ho la fortuna di conoscerlo, di stimarlo. Sospetto che il mio editore non condivida le mie simpatie giovanili. Oggi tutti sanno che ho apprezzato Tony Blair, così come ho apprezzato Margareth Tatcher. Ieader politici che hanno il coraggio di fare le riforme".

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