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Mafia Capitale, i rapporti (anche di parentela) tra l'arrestato Odevaine e Giovanna Melandri

Giulio Bucchi
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Parentele imbarazzanti anche a sinistra. Pochi sapevano, fuori da Roma, del legame tra Giovanna Melandri e Luca Odevaine, l'ex capogabinetto di Walter Veltroni quando quest'ultimo era sindaco della Capitale. Poi a riportare tutto in prima pagina, compresi rapporti di amicizia e foto evitabili, è arrivato lo scandalo devastante di Roma Capitale, con l'arresto di Odevaine a libro paga della "cupola" guidata dall'ex Nar Massimo Carminati e dal grande capo delle coop rosse capitoline Salvatore Buzzi. "Uno choc angoscioso ed inquietante", ha detto Veltroni a proposito dell'arresto del suo braccio destro. Un "insospettabile", a detta dell'ex sindaco e di molti veltroniani romani buttati ora nel tritacarne. Sotto processo, infatti, non ci finiranno probabilmente sotto Odevaine e i suoi sodali, dentro e fuori le varie amministrazioni pubbliche, ma pure il sistema del Pd della Capitale. Uomo di fiducia del Pd - Dell'uomo d'ordine del centrosinistra a Roma (delegato del sindaco ai vigili urbani poi capo della polizia provinciale) tutti conoscevano potere e influenza e in tanti, ovviamente, lo frequentavano e lo stimavano. La Melandri, per esempio, di Odevaine è anche parente (il fratello di suo marito ha sposato la sorella dell'ex capogabinetto) e, ricorda il Giornale, l'ha scelto come consigliere al Ministero della Cultura. Uomo di fiducia di molti, nel Pd, tanto da finire poi per essere nominato al Ministero dell'Interno nel coordinamento nazionale sull'accoglienza per i richiedenti asilo (incarico molto, molto utile secondo gli inquirenti per i suoi affari con Mafia capitale e la coop 29 giugno di Buzzi). D'altronde, pochi sapevano (o molti hanno dimenticato) che il suo passato non fosse così limpido: condannato per droga (condanna mezza cancellata dall'indulto), si era cambiato il nome da Odovaine a Odevaine rifacendosi il trucco. Fino a Mafia Capitale.

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