Vittorio Feltri, show da Porro: litiga con il "Fabio Volo d'Angola"
Momenti pepati a Virus, il talk politico di Nicola Porro su Raidue. Ospite in studio è Vittorio Feltri, mentre in collegamento c'è Antonio Dikele Distefano, giovane scrittore italo-angolano definito "il Fabio Volo d'Angola" e famoso per aver pubblicato un libro sulla storia d'amore tra una ragazza bianca e un ragazzo nero. Si parla di immigrazione e sicurezza e Distefano se la prende con l'informazione nostrana: in Italia, sostiene, si è abituati ad attaccare solo i rom e gli extracomunitari, etichettati sempre come "criminali". "Quando si parla di rom, perché non si dice che sono 200mila e che la metà sono italiani? Questa non è informazione che aiuta i cittadini. Se uno è un criminale, non c'entra nulla che è straniero o italiano. Questa informazione mette in difficoltà me per il mio colore della pelle o la mia amica che porta il velo. Distinguere la criminalità per nazioni è un errore gravissimo. E' terrorismo mediatico". "Il problema - aggiunge poi Distefano - è che la gente ignora, in un Paese in cui il giornale più venduto è la Gazzetta dello Sport...". "Non è vero - lo interrompe Feltri -, non è la Gazzetta...". "E allora qual è, il tuo?", lo pungola l'ospite di Porro tra le risatine del pubblico. "E' la Repubblica, poi il Corriere", replica serafico il fondatore di Libero. "Se vuoi ti posso intrattenere fino alle 5 del mattino", "Va bene dopo nel camerino ne parliamo". "Ma per l'amor di Dio - la chiude lì Feltri -, dopo io vado a casa...". E quando lo scrittore italo-angolano chiede di parlare meno di immigrati e più di mafia e scandali di corruzione, Feltri alza la voce: "Ma ne parliamo sempre, di mafia. Ma non possiamo parlare anche di immigrati? Ma andem, ragazzo mio, cerca di darti una calmata".