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Francesco Storace: "Bisogna ricomporre la destra"
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Francesco Storace, segretario de la Destra e consigliere regionale nel suo Lazio, una vita nel Msi e in An, vuole sostenere alle regionali Fratelli d'Italia. Le ragioni di questa scelta le spiega in una intervista a ItaliaOggi: "E' venuto il momento di superare le ragioni che, otto anni fa, ci spinsero a tentare una risposta unitaria, di destra, uscendo da Alleanza nazionale". Ma allora "commettemmo forse l'errore di pensare di potercela fare da soli. Errore che, per un altro verso, ha compiuto anche Fratelli d'Italia". Ora il partito di Giorgia Meloni potrebbe diventare una casa comune: "Se alle regionali, come sembra, ci potrà essere un balzo in avanti, quella potrebbe essere una soluzione. Sennò, ne individueremo un'altra, l'essenziale che si riprenda a lavorare su un progetto comune". Del resto c'è una condivisione di valori: "Partiamo da temi identitariamente simili", sottolinea Storace, "a cominciare dalla sovranità nazionale e dal rapporto con la moneta, fino al tema dell'immigrazione, alla battaglia al relativismo etico che soffoca la cultura della nazione". E Silvio Berlusconi, in questo scenario, non è più uno scoglio. "Non è più protagonista del domani, su. Le vicende stesse di Forza Italia stanno lì a dimostrarlo". Il Cavaliere, secondo Storace dovrebbe indire le primarie, indicare un candidato, eventualmente candidarsi. Inoltre dovrebbe cavalcare l'Italicum: "Con tutte le forze, che sono pronte a votare contro il governo, comprese la minoranza Pd, lui dovrebbe guidare Forza Italia in quella battaglia. E, d'altra parte, che ci fa lui con gli eletti bloccati che questa legge porterà? I suoi ultimi candidati bloccati fanno i ministri con Matteo Renzi, sono quelli che l' hanno fregato". Su Raffaele Fitto Storace ha le idee chiare: "A volte, dà l'impressione di prestare attenzione ai ragionamenti sulla Cosa bianca di Angelino Alfano", e così "rischia di far naufragare ogni speranza. Non si può costruire l'alternativa a Renzi con dei cripto-renziani, insomma. Mi auguro che risolva questa questione". E su Matteo Salvini: "Umberto Bossi non era digerito a destra. Però era uno con cui potevi parlare. Uno chiaro, leale. Salvini no so. Non ho mai avuto modo di parlargli. Noto però che in Puglia non dovevano presentare liste alle regionali, poi hanno detto che lo faranno e, di nuovo, hanno detto sosterranno Adriana Poli Bortone, candidato di Fdi. Vediamo, siamo alla tattica anziché alla strategia, mi pare". Di sicuro il leader preferito di Storace sarà "quello che il popolo sceglierà attraverso le primarie" e la "Meloni ha carte da giocare per vincerle".
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