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DiMartedì, Ferruccio De Bortoli intervistato da Giovanni Floris: "Dopo il mio editoriale ho ricevuto sms duri da Matteo Renzi"

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Giovanni Ruggiero
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Lasciata la direzione del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli si è tolto più di un sassolino dalla scarpa, in particolare nei confronti del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Nell'editoriale di commiato con i lettori del quotidiano, De Bortoli aveva scritto: "Del giovane caudillo Renzi, che dire? Un maleducato di talento. Il Corriere - continuava l'ex direttore - ha appoggiato le sue riforme economiche, utili al Paese, ma ha diffidato fortemente del suo modo di interpretare il potere. Disprezza le istituzioni e mal sopporta le critiche". E qualche altra frecciatina è partita anche durante la breve intervista a DiMartedì su La7. Quando Giovanni Floris ha richiamato le parole al vetriolo dell'ex direttore, De Bortoli ha rincarato: "È uno che comanda con piglio, con forza, con un certo disprezzo per le istituzioni che non dico consideri di intralcio - ha ribadito - ma dà la sensazione di non sopportare le procedure democratiche e le critiche. Se le cose fatte da Renzi - ha continuato De Bortoli - le avesse fatte Berlusconi probabilmente avremmo riempito qualche piazza". Dopo quell'editoriale, De Bortoli ha raccontato poi a Floris dello scambio avuto in privato con Renzi: "L'ho incontrato l'altro giorno, è stato gentilissimo, ma abbiamo avuto alcuni scambi per sms, io ho sempre risposto correttamente ma ci sono stati messaggi piuttosto duri".

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