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Fulvio Benelli si difende dopo l'allontanamento da Mediaset: "Esaltato il sensazionalismo"

Leonardo Grilli
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Si difende Fulvio Benelli, il giornalista allontanato da Mediaset dopo lo scandalo dei due servizi che vedevano protagonista il cosiddetto “rom polivalente”. Con una nota esprime il suo disappunto per la mancanza di un contraddittorio con la dirigenza, dopo oltre vent'anni di professione. La nota - "All'attacco che ho subito senza alcun preavviso la sera del 12 maggio scorso con il servizio di Striscia la notizia sul Rom polivalente è seguito quello, ancor più inaspettato, del licenziamento in tronco avvenuto il giorno successivo non preceduto da alcuna contestazione. L'analisi dell'accaduto richiede sensibilità e conoscenze alle quali non ho mai dovuto dedicarmi nei vent'anni di professione giornalistica sin qui da tutti apprezzata e stimata, anche a livello internazionale. E' comunque a tutti evidente che le parole di un abile ed esperto truffatore, reo confesso di reati ben documentati, sono state preferite alla mia professionalità senza alcun previo contraddittorio, esaltando il sensazionalismo spettacolare a scapito delle regole”. La vicenda - A scatenare i dubbi di Striscia era stato il "rom polivalente", un uomo che era apparso in tv prima nel ruolo di un ladro d'auto e poi in quello di un musulmano integralista. A Quinta Colonna il rom veniva presentato come un truffatore in grado di rubare un'auto sotto gli occhi del proprietario, mentre nel secondo video trasmesso in Dalla vostra parte il rom si era invece finto un musulmano estremista favorevole all'Isis. Dopo la denuncia del tg satirico i vertici di Rete4 avevano quindi cacciato Benelli, responsabile dei due servizi incriminati. In sua difesa era intervenuto Gad Lerner, che dal suo blog aveva preso le difese del giornalista licenziato, esprimendo tutta la sua solidarietà e accusando invece Mediaset di “nutrirsi di falsi scoop”.

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