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Rula Jebreal: "La guerra al terrore è fallita"

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Eliana Giusto
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"È negli ultimi 14 anni che la mia vita è cambiata, dall'11 Settembre in poi. I numeri parlano chiaro: i morti per terrorismo sono stati 725 nel 2002, 13.187 nel 2010, 32.727 nel 2014. È la prova che la guerra al terrore è fallita". Rula Jebreal, giornalista, musulmana, commenta sul Messaggero gli attentati di Parigi: "Sento parlare di scontro di civiltà da quando avevo 15 anni. La destra, gli intellettuali di destra, ci hanno detto che bisognava andare in guerra. Abbiamo seguito i loro consigli ma che cosa hanno prodotto? Più estremismo, più radicalizzazione, più distruzione. Ci sentiamo meno sicuri oggi che prima dell'invasione dell'Iraq. Stanno morendo più persone oggi che dopo l'11 Settembre. È facile prendersela con i musulmani che vivono in Europa, piuttosto che con il nostro fantastico e ricco alleato saudita. Guardate i foreign fighters". "Voglio dire che senza voler giustificare nulla, bisogna però capire le ragioni, bisogna applicare strategie intelligenti, realistiche, tali da ridurre la radicalizzazione invece di alimentarla. E allora, se le ricette degli ultimi 14 anni sono state fallimentari, occorre abbandonarle e pensare a ricette nuove, ascoltare le voci moderate del Medio Oriente prima che sia troppo tardi. La primavera araba ha suggerito un ideale per milioni di persone che chiedevano giustizia sociale, libertà, eguaglianza e dignità". E sbotta: "Bisogna smetterla di parlare del nemico interno. Mi irrita molto. Anch'io sono musulmana!".

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