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Milan, parla Fassone: "Se fuori da Champions, cederemo uno o due top player"

Matteo Legnani
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"La Champions è fondamentale per il nostro progetto: mancarla, però, non blocca i piani. Ritarderemo di un anno e troveremo il sistema di equilibrare la mancata entrata degli introiti Champions con la cessione di uno-due top player". Così Marco Fassone, amministratore delegato del Milan, in un'intervista a La Stampa nella quale analizza il delicato momento della squadra rossonera. "Nessuno aveva pensato che con una squadra così rinnovata non ci sarebbero stati problemi, ma di sicuro siamo indietro rispetto ai programmi", ha sottolineato. "Di quanto? Di 5-6 punti. L'obiettivo era tenere a corta gittata il quarto posto per tutto il girone di andata, assestarci e dare la scalata alla zona Champions nel ritorno. Chiaro che i margini di recupero ci sono, ma non possiamo più permetterci di sbagliare". Entrando nel discorso della panchina Fassone ha assicurato che Montella "ha tutta la nostra fiducia», aggiungendo: «Dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione per trovare una via di uscita. Manca la scintilla, il gol che fa invertire la rotta. Ma sono convinto che ce la faremo. Il Milan - ha proseguito - è stato costruito per ottenere certi risultati: non stanno arrivando e abbiamo il dovere di essere trasparenti con i nostri tifosi. Rapporto da ricucire tra il tecnico e il ds Mirabelli? Non si è strappato niente. Stiamo tutti dalla stessa parte", ha assicurato l'ad rossonero tornato poi a parlare della proprietà cinese e sulle voci che la circondano. "Questo scetticismo è anche un pò fastidioso, se fossimo in Inghilterra in pochi ci farebbero caso. Io dico solo che la proprietà quest'anno ha fatto un aumento di capitale di 49 milioni e non sono soldi prestati all'Ac Milan. E presto ne farà un altro. L'obiettivo - ha chiarito Fassone - è triennale, far crescere i ricavi e poi mettere sul mercato azionario, alla Borsa di Hong Kong, una fetta della società".

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