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Alessandro Sallusti: "Cambiamo tutto ma non le nostre idee"

Cristina Agostini
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"I due leader, Salvini e Di Maio, più che al governo mi sembrano ancora in campagna elettorale: tante parole e nessun fatto concreto. Aspettiamo, anche se già sappiamo che i capisaldi delle rispettive campagne elettorali, flat tax e reddito di cittadinanza, per ammissione dei diretti interessati non vedranno mai la luce, quantomeno nei tempi e nei modi promessi". Alessandro Sallusti nel suo editoriale su il Giornale, è molto disincantato sull'esecutivo giallo-verde: "Faremo (come sempre) solo da sentinelle contro quanto di illiberale questo governo ha annunciato di voler fare e viceversa lo sosterremo, sia in politica estera che interna, là dove il suo operato coinciderà con le nostre, e soprattutto vostre, idee". Leggi anche: "Dalla pazienza al servilismo". Sallusti, la profezia più cupa su Salvini E ancora: "Aspettiamo, felici di sapere che per i grillini da una settimana aerei di Stato, auto blu e maxi finanziamenti ai gruppi parlamentari non sono più costosi privilegi della casta a spese dei contribuenti ma, usandoli loro, utili strumenti di lavoro". "Aspettiamo", conclude Sallusti, "contenti di vedere Luigi Di Maio, leader dell'antisistema brigare per occupare poltrone e sgabelli del sistema. Aspettiamo, e già mi pregusto le tante sorprese che nel bene e nel male ci aspettano per i prossimi mesi. Prima di dare giudizi definitivi aspettiamo". "Aspettiamo" ma attenzione, "cambiamo tutto, mai le nostre idee che non sono sacrificabili su nessun altare, neppure quelli del cambiamento e del giovanilismo".

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